«Il mondo è fatto per finire in un libro» scriveva Stéphan Mallarmè, il noto poeta e drammaturgo francese.
In realtà, sin dalla comparsa della scrittura, abbiamo ripetutamente assistito a vari tentativi di confinare il processo esplorativo dell’artista, attraverso la definizione di ciò che fosse lecito o illecito riportare in un libro, secondo i canoni e il sistema morale preponderante al tempo. Così, come un animale selvaggio privato della propria libertà, nel corso della storia della letteratura, la narrativa ha sempre scosso e ringhiato contro le gabbie dei propri censori. Che si trattasse di temi politici o religiosi, individui di tutto il mondo, in un momento o nell’altro, hanno levato per aria i proprio pugni in segno di dissenso contro un autore.
In questa classifica riportiamo i romanzi che maggiormente hanno infastidito, indignato, e disgustato il pubblico e le élite intellettuali dell’ultimo secolo.
10. “Lolita” di Vladimir Nabokov (1955)
Contenuto: Humbert Humbert, uno studioso nato a Parigi, è ossessionato dalle giovani donne, o “ninfette”, come lui stesso vi si riferisce. Trasferitosi in una piccola città del New England, si invaghisce della figlia dodicenne di Charlotte Haze, e la brama segretamente, pur essendo sposato con la madre. Humbert e la giovane tentano la fuga e cominciano a vivere di città in città cercando di nascondere la loro vera relazione.
Motivo della censura: Dopo essere stato definito ‘il libro più sporco che abbia mai letto’ dal direttore della Sunday Express, il Ministero degli Interni nel 1955 ha sequestrato tutte le copie del libro, considerato vera e propria pornografia. In Francia fu vietato l’anno successivo, ma curiosamente, è stato pubblicato senza alcun problema negli Stati Uniti.
9. “La Metamorfosi” di Franz Kafka (1915)
Contenuto: Un giorno, Gregor Samsa, un commesso viaggiatore che mantiene i suoi genitori e la sorella, si sveglia scoprendo che si è trasformato in un insetto gigante. Colui che una volta era ritenuto il più amato membro della famiglia, inizia così ad allontanarsi dalla propria amata e dal resto della società, fino a rinchiudersi in una stanza e divenire dimenticato.
Motivo della censura: Tutta l’opera di Kafka fu vietata sotto il regime nazista, quello sovietico, e anche in Cecoslovacchia. In quest’ultima perché l’autore si rifiutava di scrivere in lingua ceca, utilizzando solo tedesco.
8. “American Psycho” di Brett Easton Ellis (1991)
Contenuto: Il romanzo di Easton Ellis sul serial killer ed impeccabile uomo d’affari Patrick Bateman, inizia come il racconto delle esperienze di un uomo che vive nella parte ricca della città di New York durante il 1980. Tuttavia nello svolgimento della storia, la patina luccicante della vita Yuppie rivela ben presto un lato molto più sinistro.
Motivo della censura: Chiunque abbia visto il film saprà il perché. La Germania lo ha ritenuto dannoso per i minori quando apparì per la prima volta nel 1991, e ne ha limitato le vendite. E’stato vietato in Canada solo fino a poco tempo fa, ed è vietato nello stato australiano del Queensland.
7. “Il Crollo” di Chinua Achebe (1958)
Contenuto: Uno dei pezzi più celebri della letteratura africana, la storia di Achebe di Okonkwo, un campione di wrestling in Umofia – un gruppo immaginario di nove villaggi in Nigeria – ricorda le influenze del colonialismo britannico e dei missionari cristiani sulla sua comunità tradizionale Igbo nel corso di un non specificato periodo di tempo tra la fine dell’Ottocento e all’inizio del ventesimo secolo.
Motivo della censura: Fu vietato in Malesia per la critica al colonialismo e le sue conseguenze.
6. “Ragazzo da Parete” di Stephen Chobsky (1999)
Contenuto: Ispirato a “The Catcher in the Rye” di J.D. Salinger , il libro, pubblicato nel 1999, racconta la storia di un adolescente, “Charlie” che scrive una serie di lettere ad un amico anonimo. Essendo un adolescente, Charlie fa di tutto per descrivere la propria introversione, la sessualità adolescenziale, gli abusi, e l’uso di droga.
Motivo della censura: Il contenuto sessuale molto esplicito, in particolare i riferimenti omosessuali, hanno portato il libro ad essere ritirato dalle librerie negli Stati Uniti, e rientra regolarmente nella top 10 dei libri più contestati dalla American Library Association.
5. “I Versi Satanici” di Salman Rushdie (1988)
Contenuto: Il libro di Rushdie racconta la storia di un indiano emigrato nella moderna Inghilterra. Dopo essere sopravvissuto a un incidente aereo, Gibreel Farishta, una superstar di Bollywood deve ricostruire la propria vita, mentre l’altro superstite, l’emigrante Saladin Chamcha si trova ad affrontare la distruzione della propria.
Motivo della censura: Molti nella comunità islamica hanno considerato blasfema la presa di posizione di Rushdie sull’Islam. In Venezuela, se tu avessi letto il libro saresti stato condannato a 15 mesi di reclusione, mentre il Giappone ha emesso sanzioni per le persone che hanno venduto l’edizione in lingua inglese. Anche negli Stati Uniti, due grandi librerie si sono rifiutate di vendere il libro, dopo aver ricevuto varie minacce di morte.
4. “Mattatoio n. 5” di Kurt Vonnegut (1969)
Contenuto: Billy Pilgrim, un disorientato e mal addestrato soldato americano, viene catturato dai tedeschi durante la Battaglia delle Ardenne e fatto prigioniero a Dresda. Ospitato in un mattatoio in disuso, noto come “Mattatoio numero 5”, lui, gli altri prigionieri di guerra e le guardie tedesche si nascondono in una profonda cantina per ripararsi durante il bombardamento di Dresda nella seconda guerra mondiale. Durante questo periodo, il tempo comincia a deformarsi, e Pilgrim comincia ad avere visioni del futuro e del passato, compresa la sua morte.
Motivo della censura: Il buon vecchio Zio Sam ha pensato di evitare ai propri giovani figli l’esposizione a questi temi, relegandolo tra i 100 Most Frequently Challanged Books della American Library Association.
3. “Tropico del Cancro” di Henry Miller (1934)
Contenuto: Ambientato in Francia durante il 1930, il libro segue la vita del suo autore, Miller, che all’epoca era uno scrittore in difficoltà. Scritto in prima persona, racconta i suoi incontri sessuali con amici e colleghi. Un resoconto della vita degli americani che vivono all’estero.
Motivo della censura: Non appena fu pubblicato, il giudice della Corte Suprema della Pennsylvania Michael Musmanno ha scritto che ‘Tropico del cancro’ “non è un libro. Si tratta di un pozzo nero, una fogna a cielo aperto, una pozza in putrefazione, un raduno viscido di tutto ciò che è marcio tra le macerie della depravazione umana. “Come potete immaginare, le persone non erano ancora pronte per quello che George Orwell avrebbe descritto come “il libro più importante della metà del 1930”.
2. “Furore” di John Steinbeck (1939)
Contenuto: Il romanzo vincitore del Premio Pulitzer, pubblicato nel 1939, racconta la storia fin troppo familiare degli effetti della Grande Depressione sulla povertà rurale. Concentrandosi su una famiglia di mezzadri, i Joads, che sono stati costretti ad abbandonare la loro casa in Oklahoma a causa dalla siccità difficoltà economiche, e dei cambiamenti nel settore agricolo. Senza una meta, i Joads partirono per la California insieme a migliaia di altri “Okies” in cerca di terreni, posti di lavoro e dignità.
Motivo della censura: Nonostante il libro fosse sostenuto dall’elite letteraria, fu pubblicamente vietato negli Stati Uniti e bruciato in massa dalla popolazione. La gente era sconvolta dalla sua descrizione della condizione dei poveri, che Steinbeck in seguito ammise di aver ammorbidito rispetto a ciò che stava realmente accadendo in queste comunità remote.
1. “Il Mondo Nuovo” di Aldous Huxley (1932)
Contenuti: Scritto nel 1931 e pubblicato un anno dopo, la parodia di Huxley del futuro utopico del romanzo ‘Men Like Gods‘ di H.G. Wells non è del tutto dissimile da ‘1984’ di George Orwell. Affrontando il tema centrale dell’industrializzazione, Huxley esplora la perdita dell’ identità dell’individuo e l’aumento della segregazione sociale.
Motivo della censura: l’Irlanda lo eliminò dagli scaffali per i suoi temi controversi sulla nascita del bambino, in seguito diversi stati americani cercarono di rimuoverlo dal curriculum scolastico a causa dei suoi “temi sulla negatività.”