I Libri che Hanno Cercato di Prevedere il Nostro Presente

futuro

Quando cercano di trattare questioni riguardanti il futuro dell’umanità, gli scrittori, solitamente, proiettano le loro paure, ambizioni, e pregiudizi riguardanti la società in cui vivono, ma spesso riecono ad avere anche intuizioni geniali che poi la storia conferma.

7) L’anno 2440

anno

L’anno 2440 è un romanzo utopistico e fantascientifico dell’intellettuale francese Louis-Sébastien Mercier (1740–1814). Quest’opera è la prima a porre l’utopia lontana nel tempo e non nello spazio, come era stato fatto fino ad allora da Tommaso Campanella ne La città del sole e da Francesco Bacone ne La nuova Atlantide. Mercier proietta nel futuro quel modello sociale perché è convinto che nel percorso temporale che separa il 1700 dal2440, il processo storico lo andrà realizzando. Mercier, nella sua opera, immagina di rimanere addormentato per lungo tempo per poi risvegliarsi nel 2440, all’età di 700 anni. Da qui inizia la descrizione della nuova Parigi futuribile, fondata su un modello sociale utopico.