I Wannabe a Fashion Blogger: la Storia di Giacomo Piccini

In principio fu lei, Chiara Ferragni, la diva che della diva ha ben poco, a rivoluzionare la percezione del mondo della moda nei confronti del concetto stesso di coloro che creano la moda. La meta-moda, quell’universo parallelo costituito dai cosiddetti fashion blogger, ovvero il popolo di indiretti protagonisti che oggi raccontano come si evolve la moda attraverso il marketing di sé stessi, oggi è più vivo e se vogliamo più importante della moda stessa.

Il mondo della moda attinge ormai quasi solo da loro, come nuovi custodi del potere di capire o di scegliere quali saranno le tendenze del futuro, o di decretare il successo o l’insuccesso delle collezioni, o di far nascere nuovi stilisti e farne cadere nell’oblio altri.

Così, noi di Smartweek abbiamo scelto uno dei nuovi protagonisti del mondo dei fashion blogger.

Si chiama Giacomo Piccini, è livornese, ha 26 anni.

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Giacomo, 23.000 persone leggono, o meglio, guardano ogni giorno ciò che posti sui social in fatto di moda. Che effetto fa?

“È innanzitutto una grande soddisfazione. Ho la passione per la moda da molti anni e ho provato in passato a fare il modello ma nonostante il mio metro e ottanta mi mancava qualche cm per fare l’indossatore. Così ho semplicemente deciso di crearmi un’opportunità per rimanere in questo mondo diventando un fashion blogger. La gente mi segue perché ritrova in me uno stile simile al proprio e apprezza il modo in cui faccio ricerca in fatto di novità o di tendenze”

Come definiresti il tuo stile?

“Semplice, al passo con i tempi, se vogliamo ricercato, e un po’ londinese. Amo molto Londra, la sua libertà di espressione, i suoi angoli nascosti e i suoi mercati da cui sono partite delle autentiche rivoluzioni in fatto di moda e stile”

In cosa consiste l’attività di un fashion blogger come te?

“Consiste nel raffigurare che cosa sia per me la moda. Attraverso il look, gli abiti, gli accessori, le tendenze. Scegliendo dei luoghi della Toscana che mi piacciono, per esempio, e decidendo di ambientare lì delle scene e degli sfondi”

Lo spazio e la moda. E naturalmente il brand che decidi di rappresentare con la tua immagine. Ci aiuti a capire perché uno stilista debba investire oggi su un fashion blogger per promuovere la sua linea e non su un personaggio proveniente da altri ambiti?

“È una scelta che risponde a diverse esigenze. Innanzitutto il fatto che il fashion blogger è esso stesso colui che si autoproduce. Io ricevo gli abiti, gli accessori, capisco ciò che da me si aspetta il marchio che decide di investire senza bisogno di produzioni che probabilmente oggi molti esordienti non possono permettersi. E poi realizzo il contenuto che promuovo sui miei spazi social, da Instagram, a Facebook, al mio sito”

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E qui viene il bello. Il risultato di una promozione tramite un fashion blogger può infatti avere lo stesso esito in termini di attenzione rispetto ad una campagna dai grandi numeri?

“Beh, sicuramente l’attenzione creata attraverso i social network può raggiungere cifre importanti. A fronte di un investimento che è veramente minimo rispetto alle cifre che girano in questo mondo”

Quanto costa promuovere un brand attraverso di te?

“Dipende da quanti social si decide di coinvolgere per la diffusione degli scatti e del servizio, dalla durata della collaborazione e dal budget dell’azienda. Tendenzialmente si cerca di trovare un accordo comune. Ma siamo molto lontani, per esempio, da ciò che chiede una rivista per una foto da pubblicare all’interno della rivista”

Da qualche settimana hai lanciato il tuo sito giacomopicciniblog.com. Un’avventura che ti vede giornalmente coinvolto.

“Un ulteriore modo per sostenere coloro che si affidano a me per la promozione del loro prodotto o del loro marchio. Interagisco con le persone che mi contattano, posto del materiale video, fotografico e scrivo qualche pensiero. Vorrei che fosse un modo per far parlare la mia immagine e non relegarla semplicemente ad un dettaglio estetico”

Sei molto giovane e hai già un seguito già molto importante. Non ti stanca dover sempre condividere la tua vita con il tuo pubblico?

“No, fa parte del lavoro e cerco di segnare smaccatamente i confini tra la vita privata e la vita da blogger. L’attenzione o le critiche su di me non mi hanno mai spaventato. In fondo, se un giorno dovessi avere il seguito di una come Chiara Ferragni sicuramente non ne sarei infastidito!”