Il Bollettino Settimanale di AdviseOnly.
Quali sono stati i fatti salienti della settimana?
- Mario Draghi ha esplicitamente aperto la possibilità di un riesame del grado di espansione della politica monetaria. Attese le riunioni delle altre due Banche centrali, la Fed e la BoJ. In particolare, Bank of Japan potrebbe anticipare Draghi con ulteriori mosse espansive già il 30 ottobre.
- Rallenta il Pil della Cina, nel terzo trimestre, al 6,9% ma meno del previsto (si tratta del peggior dato dal 2009) e la Banca centrale cinese taglia nuovamente i tassi di interesse.
- Nella zona euro, buoni i dati in arrivo dal PMI composito vicino ai massimi degli ultimi quattro anni.
Mercati
La reattività delle Banche Centrali scalda le Borse che proseguono con il recupero post-estivo. Negli USA, in grande spolvero i giganti della tecnologia: Facebook ha toccato i $100 di quotazione per la prima volta dal suo debutto in borsa. Per quanto riguarda il marchio “Italia”, a Wall street la quotazione di Ferrari è stata un successo e l’IPO di Poste italiane ha riscosso un forte interesse tra gli investitori: il prezzo di collocamento è stato fissato intorno al range di più alto della forchetta di prezzo (tra i 6,5-6,75 euro).
In forte calo i tassi d’interesse offerti dai titoli di Stato europei su tutte le scadenze, in particolare su quelle brevi. Il Btp a due anni è scivolato per la prima volta in territorio negativo per poi ritracciare in positivo. Il tasso d’interesse ad un anno rimane negativo a -0,04%.
Anche la Germania registra rendimenti negativi sulle scadenze a breve termine. In particolare, il rendimento dei titoli di Stato tedeschi a due anni è sprofondato a -0,32%. Lo spread decennale tra Btp e Bund è sceso ben al di sotto della soglia dei 100 punti base con un rendimento offerto dal Bund pari allo 0,52% e del Btp all’1,49%.
In Giappone le aspettative di ulteriori manovre espansive da parte della Banca centrale giapponese contribuiscono alla riduzione dei tassi d’interesse. Negli USA invece si registrano aumenti dei rendimenti governativi sulle varie scadenze.
Infine, sul mercato obbligazionario corporate scendono i corsi delle obbligazioni dei mercati emergenti relativi al segmento investment grade.
Il discorso di Draghi ha un immediato effetto anche sul mercato delle valute; il cambio euro/dollaro è in forte calo e la settimana si conclude con un -2,8%. Perde forza anche la sterlina (-0,6%).
Sul fronte delle commodities si registra una decisa riduzione del valore del petrolio che scambia a poco meno di 48 dollari a barile (-5,1%); negativa la settimana anche per l’oro (-1,2%).

Da tenere d’occhio questa settimana
Ecco i dati macroeconomici che saranno pubblicati nel corso della settimana e la stima del consensus (fonte: Bloomberg).
- Europa – Gran parte della settimana sarà dedicata all’inflazione. L’indice dei prezzi al consumo sarà calcolato a livello di zona euro e di singolo Paese. Inoltre conosceremo lo stato di salute del mercato del lavoro europeo con la pubblicazione del tasso di disoccupazione. Quest’ultimo dato sarà reso noto, oltre che in Italia, anche in Germania insieme al valore dell’indice IFO sulla fiducia delle aziende. Per Spagna e Regno Unito è tempo di dati sul PIL per il terzo trimestre dell’anno.
- USA – Settimana ricca di dati per l’economia americana. E’ arrivato il momento di fare un bilancio del terzo trimestre con il rilascio del dato sul PIL. Altri dati di rilievo, in pubblicazione la settimana prossima, sono i principali ordinativi di beni durevoli per il mese di settembre ed il rapporto sulla fiducia dei consumatori. In uscita anche i dati sulla vendita di nuove abitazioni e l’indice di fiducia del Michigan.
- Giappone – Dal Sol levante sono previsti per la prossima settimana i dati sulle vendite al dettaglio e sulla produzione industriale del mese di settembre. In uscita anche i dati sulla inflazione e sul tasso di disoccupazione.
- BRICS – In Cina l’unico dato di rilievo è l’indice dei direttori agli acquisti del settore manifatturiero. In Russia sarà annunciato il nuovo tasso di interesse per il mese di ottobre, in Brasile l’indice di fiducia dei consumatori mentre in Sud Africa sarà reso noto il tasso di disoccupazione (intorno al 25%).
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