I più importanti biologi marini, alla luce dei risultati di recenti ricerche, stanno prendendo in seria considerazione la possibilità che il polpo, comune organismo marino presente nei mari di tutto il mondo, possa essere una creatura venuta dallo spazio. Conclusioni azzardate di questo tipo raramente vengono mosse dai più autorevoli ambienti scientifici, ma a seguito della mappatura del codice genetico di questo animale, è stato notato qualcosa d’inaspettato.
Nel 2015, tre gruppi di ricerca, rispettivamente all’Università di Chicago, all’Università della California a Berkeley e all’Institute of Science and Technology di Okinawa, hanno compiuto il sequenziamento del genoma dell’esemplare “Octopus Bimaculoides della California”, la prima mappatura completa del corredo genetico di un cefalopode. La scoperta fu del tutto inattesa: il polpo possiede un genoma più ampio di quello umano e con un numero superiore di geni codificanti (circa 33.000, contro i 25.000 del genoma umano). I ricercatori stimano che il genoma del polipo sia composto da 2,7 miliardi di coppie di basi, e analizzando l’espressione genetica di 12 diversi tessuti dell’animale, hanno scoperto «una straordinaria espansione di una famiglia di geni coinvolti nello sviluppo neuronale, caratteristica un tempo ritenuta appannaggio dei vertebrati». Due terzi dei neuroni del polpo, peraltro, sono direttamente collegati agli organi di movimento, al punto che i tentacoli possono svolgere funzioni cognitive perfino da recisi: ad esempio, una volta recisi, sono ancora in grado di riconoscere come sé il resto del corpo.
Lo studio del genoma ha permesso inoltre la scoperta di un meccanismo che consente alle cellule di mutare in modo rapido le funzioni di proteine già codificate, intervenendo con modifiche sulle stesse. Gli scienziati ipotizzano che questo meccanismo abbia a che vedere con le eccezionali attitudini all’apprendimento esibite dal polpo. «Con le sue 8 braccia prensili, un cervello di grandi dimensioni e un’intelligenza caratterizzata da spiccate capacità di problem solving» spiega Clifton Ragsdale dell’università di Chicago «il polipo sembra essere completamente diverso da tutti gli altri animali, compresi altri molluschi». Abbiamo avuto a che fare con un alieno per secoli senza accorgercene.