Afrodite e il Leviatano. Sembra il titolo di un mito greco. Sono invece i nomi dei 2 più grandi giacimenti sottomarini di gas scoperti in Europa negli ultimi 20 anni. Nel campo di Afrodite, in acque cipriote, si troverebbero fino a 7 trilioni di metri cubi di gas (più delle riserve algerine, secondo Ispi), mentre nel sito di Leviathan, tra le onde di Cipro e Israele, l’americana Noble Energy prevede di estrarne quasi 19. Questo angolo di Mediterraneo orientale, tra Cipro, Israele e Libano, racchiude al suo interno il Levantine Basin, chiamato anche “Energy Triangle”, per l’immensità delle sue riserve.
La Repubblica di Cipro, parte greca dell’isola, si trova quindi al centro di uno snodo energetico di rilievo internazionale che, da un lato, potrebbe risollevarla dalla crisi economica in cui è sprofondata ma che, dall’altro, potrebbe condurre l’Unione Europa, nella quale è stata ammessa nel 2004, sulla strada di una minore dipendenza dal gas russo. Giorgos Lakkotryis, Ministro dell’Energia e del Commercio, sottolineava un anno fa come l’isola avrebbe consumato solo 0,5 trilioni di metri cubici in 25 anni e che, conseguentemente, l’esportazione del gas avrebbe potuto rappresentare una soluzione molto concreta per ripagare i debitori e rimettere in moto le leve dell’economia reale.