Il Nuovo Oriente Express: Mosca – Pechino in 48 ore

Cina e Russia hanno siglato, lo scorso ottobre, un accordo per la costruzione di una delle più grandi infrastrutture al mondo. Il progetto concerne un treno ad alta velocità in grado di collegare le due capitali, Pechino e Mosca, in circa 48 ore, realizzando così un taglio netto di 4 giorni sulla durata del viaggio. La distanza tra le due città è approssimativamente di 7000 km e il costo di attuazione stimato, intorno ai 242 miliardi di dollari; la conclusione dei lavori invece è prevista in 8/10 anni. Per un tratto, il treno ad alta velocità sostituirà la famosa “transiberiana”, ferrovia che connette Mosca alla Siberia, la quale rappresenta uno dei viaggi più avventurosi, turisticamente parlando, del globo.

La Cina ha il timore che, date le recenti vicissitudini russe, debba accollarsi tutto il costo finanziario ed amministrativo dell’opera (ma probabilmente il gioco vale la candela per ragioni che vedremo in seguito) e nella popolazione non mancano gli scettici a causa dell’ingente spesa.

Il progetto è stato commissionato interamente a “China Railway High Speed” (CHR), azienda di matrice cinese e controllata dallo Stato, la quale è famosa per il know-how sviluppato nella costruzione di treni a levitazione magnetica nelle aree urbane di Shanghai. Le ragioni principali di tale, mastodontico, progetto non sono semplici da comprendere se prima non si procede per un’analisi dell’attuale situazione socio-economica mondiale.

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