Dalla propria istituzione nel 1921, con solo 50 membri, il Partito Comunista Cinese (PCC) è cresciuto sino a da diventare oggi il più grande partito politico al mondo. Solo nel 2012 i nuovi iscritti contavano più di 2,5 milioni, per raggiungere alla fine dello stesso anno un totale di 85 milioni, circa il 6,3 percento della popolazione.
Nonostante un processo di candidatura piuttosto complesso, la maggior parte della popolazione cinese rimane comunque ansiosa di unirsi al PCC, che registra ogni anno in media un milione di nuovi membri. Un entusiasmo che non è tuttavia attribuibile ne alla persistenza di una cieca “fede nei principi comunisti”, in gran parte abbandonati in seguito al periodo di liberalizzazione economia cinese, ne ad un’immortale lealtà verso il PCC stesso, costantemente impegnato nella riflessione di un’immagine di competenza tecnocratica, ma in realtà piagato dai molteplici scandali di corruzione.