Molte polemiche sono state fatte dopo che la Direzione di Fiat ha concesso una liquidazione di 27 milioni di euro all’ormai ex amministratore delegato della Ferrari Luca Cordero di Montezemolo. Non è la prima volta che si puntano i riflettori su questo tema e non sarà di certo l’ultima. In un periodo così delicato come quello che l’Italia sta attraversando, con la disoccupazione giovanile che tocca quasi il 50% e con i salari medi in discesa, è difficile rimanere impassibili di fronte a cifre del genere.
La buonuscita di Montezemolo, oltretutto, non è neanche nella top 3 delle liquidazioni più cospicue della recente storia italiana. Il primato spetta a Cesare Romiti che quando lasciò la presidenza di Fiat nel 1998 ricevette una somma pari a 101,5 milioni di euro lordi, ad una distanza considerevole troviamo Alessandro Profumo che si vide riconosciuta una buonuscita di 40,59 milioni di euro quando nel settembre del 2010 il cda di Unicredit optò per la sua sostituzione. Sull’ultimo gradino del podio Matteo Arpe, uscito da Capitalia nel maggio 2007 con 37,4 milioni di liquidazione ed un ricco corredo di azioni.