Non solo Iraq e Siria. Isis ha messo nel mirino anche la regione spagnola dell’Andalusia. A lanciare l’allarme è il giornalista Ignacio Cembrero in un editoriale apparso sul quotidiano iberico El Mundo. “Non solo l’Andalusia è in pericolo, ma tutta la penisola iberica, eccetto una parte delle cornice cantabrica, e una piccola porzione del sudest della Francia”. A dar man forte alla tesi di Cembrero è un video con protagonista un soldato jihadista, identificato dal quotidiano di Casablanca Al Massae come Nouredin Maidoubi, che rivendica la riconquista: “Vi dico che la Spagna è la terra dei nostri nonni e la apriremo, se Dio vuole, con il potere di Allah”. Al Andalus, infatti, fu tra il VIII e il XV secolo sotto il dominio islamico. Ora Isis la rivuole indietro. Una minaccia che la Spagna prende sul serio.
Oltre 1.200 marocchini si sono uniti allo Stato islamico e nelle loro fila ci sono anche una cinquantina di spagnoli o stranieri residenti in Spagna, secondo gli ultimi dati confermati dal ministero degli interni. “La Spagna fa parte degli obiettivi strategici della jihad globale”, ha riconosciuto a marzo il titolare del dicastero, Jorge Fernandez Diaz, dopo lo smantellamento di una cellula terrorista.