Il Supermercato del Futuro: Come Cambierà il Nostro Modo di Fare la Spesa

Viviamo in un periodo di cambiamento continuo, e anche i supermercati stanno modificando e innovando la loro struttura: nel supermercato del futuro, grazie a tecnologie d’avanguardia, sarà possibile conoscere tutte le caratteristiche e le informazioni circa la vita del prodotto che stiamo per acquistare.

Il 26 aprile un evento organizzato da Bocconi Students Food Association ha permesso di incontrare alcuni dei protagonisti che stanno riflettendo sulla nuova modalità di fare la spesa.

WIB Machines (Wharehouse In a Box) cerca di offrire un’esperienza di acquisto conveniente ed un migliore customer journey, attraverso il miglioramento del mondo dell’automatizzazione fisica e l’integrazione con l’universo digitale. L’idea alla base della loro realtà è quella di dare a tutti la possibilità di poter fruire di servizi e-commerce e poter poi ritirare l’ordine dove è più comodo, si tratta infatti di distributori automatici di grandi dimensioni, con la peculiarità di poter erogare ogni tipo di prodotto. Le loro soluzioni retail IoT comprendono locker che inviano una notifica al destinatario una volta che il prodotto vi è stato depositato e automated stores: distributori intelligenti con un proprio magazzino stoccato, utili per brand che vogliono implementare la tematica del direct market.

INDIGO AI: Si pongono l’obiettivo di dare risposte rapide e puntuali agli utenti, smaltendo le richieste che potrebbero finire per accumularsi sulle spalle dei servizi di customer care con ore o giorni di attesa. Per fare questo sfruttano una piattaforma di intelligenza artificiale che opera su strumenti di messaggistica, utile per venire a contatto con i clienti; attraverso l’automazione delle comunicazioni tra clienti e azienda possono creare una vera e propria relazione attraverso la conversazione, riuscendo anche a profilare l’utente dando l’opportunità al cliente di conoscere i prodotti che più gli interessano.

COOP: all’interno del centro commerciale Bicocca Village, in periferia di Milano, si estende il prototipo di supermercato del futuro ideato da Carlo Ratti in occasione di Expo 2015.

Il cuore dell’innovazione sta negli schermi interattivi che richiamano i banconi del mercato e sono in grado di fornire al consumatore tutte le informazioni relative al prodotto, sostituendo la classica etichetta. In questo modo, il consumatore può scorrere lo schermo e visualizzare i prodotti esposti, invece di confrontarli singolarmente. La merce è organizzata per categorie, presenza di allergeni, origine bio, assenza di glutine e sconti.

Nel frattempo, il software del supermercato raccoglie i dati di tutte le operazioni in corso, le aggrega e le proietta su muro interattivo chiamato DataViz. Posto all’estremità opposta rispetto alle casse, questo enorme schermo proietta in tempo reale sia i dati raccolti all’interno del punto vendita (i prodotti con cui stanno interagendo i consumatori, la hit-list dei prodotti più venduti, ecc.) sia quelli provenienti dalla community Coop in materia di sicurezza e convenienza.

La crescita delle transazioni elettroniche è legata al fatto che il consumatore digitale vorrebbe ottenere quello di cui necessita in modo facile e veloce. Questo rende necessario essere presenti in maniera consistente nei diversi canali, essere proattivi nella comunicazione del messaggio che si vuole trasmettere senza importunare l’utente essendo, nel contempo, in grado di dare sempre al consumatore una risposta più esatta possibile.

Anche quando compra attraverso canali digitali, il cliente continua a essere ricercatore della migliore esperienza d’acquisto possibile. È quindi importante riuscire ad associare un’emozione a un prodotto o servizio: noi dimentichiamo cosa vediamo e cosa ci viene detto, ma non quello che proviamo. Vincerà in questa competizione chi riuscirà a fare meglio con tecnologie il meno invasive possibili, ma i consumatori dovranno essere consapevoli che sarà necessaria la loro disponibilità a concedere alcuni dei loro dati personali in cambio di una serie di benefici.

Il volume di vendite generate dall’ e-commerce è in continua crescita, ma questo non sembra mettere in discussione l’esistenza dei supermercati fisici.  Un punto di vista condiviso anche da un colosso come Amazon che ha aperto Amazon Go, il suo primo negozio fisico a Seattle.

Il negozio non ha casse: i clienti entrano, scannerizzano il codice fornito da un’App dedicata connessa al proprio account Amazon, prendono dagli scaffali i prodotti che desiderano ed escono. Tutto nel giro di pochi minuti. Un complesso sistema di sensori e telecamere, accoppiato a un algoritmo dedicato, fa si che il prezzo dei prodotti acquistati venga addebitato automaticamente sul conto Amazon del cliente quando questo esce attraverso i tornelli.

Il supermercato del futuro realizzerà una convergenza tra fisico e digitale che permetterà di creare un’esperienza di acquisto realmente coinvolgente.  Sarà possibile combinare in un’unica esperienza: personalizzazione dei servizi, accesso ad informazioni approfondite sui prodotti e utilizzo di dispositivi connessi, che accompagnano il consumatore nell’acquisto.

Si stanno aprendo scenari nuovi ed inaspettati nel mondo del food retail che permettono di immergere il consumatore in un processo d’acquisto sempre più entusiasmante e coinvolgente.

 

Francesca Berardino

Mattia Agrimano