Il Tesoro Nascosto di Vladimir Putin

Vladimir Putin nasconderebbe un tesoro. E le sanzioni degli Stati Uniti contro la Russia per via della crisi ucraina sarebbero in realtà un pretesto per far uscire allo scoperto lo zar russo. A rivelarlo è un articolo del New York Times, secondo il quale le nuove sanzioni che dovrebbero essere annunciate oggi seguiranno questa linea. Ufficialmente il reddito di Putin per il 2013 ammonta all’equivalente di 102mila dollari, ma secondo alcune stime arriverebbe in realtà a 40 o addirittura 70 miliardi di dollari. Al momento il sospetto di una fortuna segreta non è stato provato, ma nelle prime sanzioni il dipartimento del Tesoro ha preso di mira Gennady Timchenko, uno dei proprietari della compagnia Guvnor Group. E il Tesoro americano ha sottolineato che Putin ha fatto degli investimenti nel gruppo e potrebbe avere accesso ai suoi fondi. Secondo alcune fonti, la nuova lista potrebbe comprendere Igor Sechin, presidente della compagnia petrolifera di Stato Rosneft, e Aleksei Miller, capo del gigante dell’energia Gazprom. Prendere di mira persone considerate parte “del circolo finanziario di Putin”, nota il New York Times, significa inviare il messaggio che “si sa dove il leader russo tiene il denaro”.

I cabli diplomatici rivelati da Wikileaks mostrano un grande interesse americano per le finanze personali di Putin e sull’argomento esiste un rapporto segreto scritto dalla Cia nel 2007. Nel dicembre 2007, l’analista russo Stanislav Belkovsky aveva dichiarato a vari giornali europei che Putin possedeva “almeno” 40 miliardi di dollari in azioni nelle più grandi compagnie russe. Secondo la sua valutazione, Putin controllava “almeno il 75% di Guvnor, il 4.5 di Gazprom e il 37% di “Surgutneftegaz”. Guvnor ha pubblicamente negato ogni collegamento con Putin, ma una fonte del Tesoro americano citata dal New York Times ha detto di ritenere “accurate” le informazioni che attestano di questo legame.