Per quanto il Belpaese possa evidenziare lacune politiche e ideologiche, pesantezza burocratica e scarsa propensione all’innovazione è sicuramente opinione comune che sia si sia riusciti a convincere il mercato – a ragione – che il prodotto italiano porta con sé standard eccellenti in termini di qualità, passione e dedizione.
“Made in Italy” è un marchio commerciale che indica che un prodotto è stato interamente progettato, costruito ed imballato in Italia. Diversamente da quanto si possa pensare, l’associazione del marchio al prodotto non è recente, ma risale agli anni ’80. Ai tempi, tuttavia, il collegamento del prodotto con il Made in Italy era pensato per evitare fenomeni di contraffazione nei settori industriali ed artigianali, i più floridi nel nostro paese. Oggi, invece, in un mondo dove le scelte di globalizzazione e delocalizzazione degli impianti produttivi (e non solo) rivestono un ruolo chiave per la sopravvivenza di un’impresa e, in generale, per definirne la competitività sul mercato, il Made in Italy viene puramente sfruttato come differenziale competitivo.