Impossible Foods, la Startup che Sfida McDonald’s con Hamburger senza Carne

L’hamburger, come tutti sappiamo, è il piatto più adorato e osannato dagli americani. Non a caso McDonald’s è il fast food nato e oggi più diffuso negli States. Le polpette di carne però stanno incontrando dei rivali molto agguerriti negli ultimi anni, specialmente nel settore del biologico e del vegetariano: tante, infatti, sono le aziende che cercano di rispettare l’etica e gli animali producendo hamburger che non prevedono la carne come principale ingrediente.

Prima fra tutte, la startup Impossible Foods. La società, nata nel 2011 in California grazie all’idea di Pat Brown, insegnante di Stanford, sta conquistando il mercato statunitense con una versione vegetale del più tradizionale hamburger: proteine derivanti da grano e patate, olio di cocco e una salsa segreta estratta da una pianta gli ingredienti principali.

David Lee, COO di Impossibile Foods, si pronuncia fiducioso in un’intervista a Business Insider: proprio perchè i consumatori sono sempre più suscettibili ad argomenti legati all’ambiente e alla sostenibilità, la startup continua a crescere ogni giorno di più.

E, non a caso, stando a quanto riportato dal The Guardian, sembra che i vertici della compagnia californiana e i dirigenti della multinazionale del panino McDonald’s si siano incontrati nel mese di marzo per discutere di una possibile collaborazione tra le due aziende.

impossible foods
Fino a ieri, la startup americana riforniva di hamburger vegetali otto importanti ristoranti a New York e svariati in California. Ad inizio 2017, la società ha però annunciato che a breve sarà inaugurato un primo impianto di produzione su larga scala della West Coast. La fabbrica produrrà un milione di chili di non carne al mese, circa quattro milioni di hamburger.

Il nuovo impianto aumenterà di 250 volte la capacità produttiva, consentendo così all’azienda di rifornire più di 1.000 ristoranti al giorno, per non parlare di supermercati e negozi di alimentari sparsi in giro per gli Stati Uniti.

Lo sviluppo repentino di Impossible Foods dimostra come negli ultimi anni il mercato alimentare sia cambiato. Molti anni dovranno però trascorrere affinché la società californiana possa scavalcare McDonald’s: 8 ristoranti di New York sono ancora pochi se paragonati ai 36.000 punti vendita che la catena di fast food conta in tutto il mondo.