Incontro tra il premier indiano Modi e Mark Zuckerberg: un Resoconto

Ieri, domenica 27 settembre, Mark Zuckerberg, il papà di Facebook, ha incontrato il premier dell’India Modi Narendra. La visita era stata annunciata dalla Cnn e sulla pagina di Facebook di Zuckerberg stesso, che colse l’occasione per invitare gli utenti a porre delle domande da fare a Modi.

Un rapporto quello tra Mark Zuckerberg e Modi Narendra che ha avuto inizio l’anno scorso, in una visita dell’imprenditore in India. Modi è stato Primo Ministro del Gujarat dal 2001 al 2014 e gli si attribuisce il merito della grande crescita economica che sta caratterizzando in questi anni quella particolare zona dell’India.

A quanto pare lo stesso Modi è un personaggio in grado di condurre l’opinione pubblica e di farsi seguire. E’ considerato un grande esperto di social network e di gestione dei social: la sua pagina Facebook conta più di 30 milioni di mi piace e su Twitter ha quasi 15 milioni di seguaci. Secondo diverse agenzie, però, almeno il 50% di questi follower e mi piace potrebbe essere fake.

L’incontro tra Modi e Zuckerberg è avvenuto in California, nel quartier generale della società.

Una domanda fatta da Mark Zuckerberg riguardava il potenziale dei social media in India secondo Modi. “Quando ho iniziato ad usare i social media, non pensavo proprio che sarei diventato il primo ministro dell’India e quindi mi sono posto questa domanda solo tempo dopo. Non ho avuto la fortuna di ricevere una grande istruzione, ma i social media e il web mi hanno aiutato a ottenere una formazione e molte conoscenze. Si possono ottenere aggiornamenti in tempo reale, si può arrivare a conoscere istantaneamente tutto quello che succede in qualsiasi angolo del mondo. Hanno allargato i miei orizzonti”, ha detto Modi.

“I social media hanno il potenziale di dimostrare al governo l’opinione libera dei cittadini e di far capire a chi sta ai vertici se si sta prendendo una strada sbagliata. Sono uno strumento di democrazia”.

Sul ruolo delle donne nella società indiana, Modi si è così espresso: “Tutte le società credono in un qualche Dio, ma si tratta di divinità soprattutto di sesso maschile. Solo in India abbiamo un gran numero di dee di grande importanza. Il governo è interessato ad un cambiamento radicale: se dobbiamo raggiungere gli obiettivi economici ed educativi che ci siamo prefissati, non possiamo imprigionare il 50 per cento della nostra popolazione all’interno delle nostre case. Le donne devono camminare e lavorare fianco a fianco con gli uomini”.