È noto come gli stage siano un’occasione utile e arricchente per gli studenti che vogliono affacciarsi al mondo del lavoro e cercare di orientarsi in quell’intricato dedalo dove tracceranno il proprio percorso professionale. Specialmente in ambito economico è emerso di recente quanto il prestigio dell’opportunità sia spesso accompagnato dal rigore massacrante imposto in banche d’affari, d’investimento e società di consulenza. Tra le pagine di Smartweek si è già approfondito quel mondo avvolto da racconti e leggende, così in questa intervista cercheremo di esplorare un’altra tipologia di internship, quella delle Camere di Commercio, insieme ad uno studente che ha vissuto tale esperienza. Stefano del Parigi, studente della Bocconi di Milano, è stato selezionato per un internship presso la Italy-America Chamber of Commerce West (IACCW) a Los Angeles.
Stefano, nel caso in cui chi legga stia cercando informazioni per inviare application, come funziona il processo di selezione?
La mia università presenta regolarmente agli studenti una serie di “bandi” relativi ad aziende ed istituzioni di vario tipo. Nel caso del bando che mi interessava era necessario inviare il proprio CV accompagnato da cover letter, entrambi in lingua italiana e inglese. Solitamente la Camera fa sostenere ai candidati anche dei colloqui via skype, ma essendo il mio caso relativo ad una “last-minute opportunity” la fase del colloquio non è stata affrontata.