Il dibattito sull’Euro ha ormai preso un ruolo di prim’ordine nel dibattito pubblico italiano. A parte le svariate teorie economiche sulla sostenibilità della moneta unica, la possibilità di un uscita dell’Italia dall’Euro viene ventilata da sempre più forze politiche nostrane per uscire dalla crisi economica che attanaglia il nostro Paese. La vera domanda da porsi quindi è: ma l’Italia fuori dall’Euro può farcela?
Annessioni Economiche
In un convegno svoltosi a Pescara, si è cercato di rispondere a questa domanda. Organizzato da A/Simmetrie, associazione fondata, tra gli altri, da Alberto Bagnai, professore associato di Politica Economica presso l’Università G. D’Annunzio di Pescara e abilissimo divulgatore economico come dimostra il successo del suo blog Goofynomics. L’affluenza di pubblico, pagante, per una due giorni di incontri d’economia di livello scientifico è stata impressionante, più di 400 persone affollavano una sala stracolma prestando la massima attenzione ad ogni relatore.
I lavori sono cominciati con un paragone storico. La relazione dell’economista Vladimiro Giacchè sulle conseguenze economiche dell’unificazione della Germania, tema del suo splendido libro Anschluss (annessione), ha evidenziato come quella che abbiamo conosciuto come un’unificazione pacifica e un momento di gioia fu in realtà, attraverso l’unione monetaria, una vera e propria annessione dell’Est da parte dell’Ovest e il mezzo d’imposizione delle leggi del libero mercato e delle privatizzazioni selvagge all’interno della DDR. Giacchè sottolinea come l’annessione tedesca presenti moltissimi punti in comune con la squilibrata unificazione europea, in cui l’adozione di un tasso di cambio fisso e di una moneta unica tra due economie estremamente diverse ha favorito una e pesantemente penalizzato l’altra.