Da vera amante della frutta, per me il centrifugato potrebbe sostituire l’acqua ad ogni pasto, ma ogni volta che penso al processo da affrontare prima e dopo…. desisto. Costruire una navicella spaziale con dei lego è inspiegabilmente più facile di trovare i pezzi che compongono la centrifuga e se, miracolosamente, siamo abbastanza fortunate da riuscire ad assemblare il tutto, l’ora che ci aspetta a pulire vari filtri, filtrini e filtretti si prospetta divertente tanto quanto riordinare casa dopo capodanno movimentato.
Ma la rivoluzione degli smoothies è finalmente arrivata e (sorpresa delle sorprese) è rigorosamente Made in Silicon Valley. Il centrifugato del futuro si chiama Juicero e la start-app che l’ha ideato è riuscita a raccogliere, in poco più di un anno, una somma pari a 120 milioni di dollari da investitori come Campbell Soup, Google Ventures, Kleiner Perkins e Thrive Capital.
A detta dei rappresentanti di queste aziende Juicero potrebbe addirittura “cambiare il modo il cui frutta e verdure sono acquistate e consegnate”. Il business plan dietro a questa idea è cosi articolato che David Krane, un associate di Google Ventures, lo ha definito “il più complicate che ho mai finanziato”. Quando l’uscita di questo prodotto fu annunciata, Business Insider, in questo articolo, scrisse che “la compagnia sta raccogliendo cosi tanti soldi perché non sta creando solo un elettrodomestico ma un nuovo modo di intendere l’agricoltura farm to consumers”.