La Crescita Inarrestabile dei Big Data

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Il 2016 è stato un anno cruciale per i Big Data, protagonisti di una crescita inarrestabile. Stando ai dati presentati a fine novembre durante il Big Data Analytics & Business Intelligence, “il mercato degli Analytics nel 2016 in Italia è cresciuto del 15%, raggiungendo un valore complessivo di 905 milioni di euro. Se la Business Intelligence fa ancora la parte del leone in termini di volumi con un valore di 722 milioni di euro (+9% in un anno), i Big Data, seppur ancora marginali come valore (183 milioni di euro), sono la componente che mostrano la crescita più significativa (+44%)”.

Chi investe nei Big Data

Un mercato, quello dei Big Data, che ha attecchito soprattutto tra le grandi imprese (è infatti loro l’87% della spesa complessiva mentre le Pmi si fermano al 13%). Parimenti alla crescita del mercato è cresciuta anche la consapevolezza delle aziende italiane sulle opportunità che offrono i Big Data. Stando sempre ai dati raccolti dalla ricerca, il 39% dei CIO italiani vede la Business Intelligence, i Big Data e gli Analytics come priorità di investimento principale nel 2017 per l’innovazione digitale.

big dataNonostante queste ottime premesse, è ancora lontano il completamento del processo di “trasformazione delle tradizionali imprese italiane in big data enterprise”. Infatti, soltanto l’8% ha raggiunto un buon livello di maturazione, mentre il 26% ha appena iniziato il percorso e il 66% si trova in una situazione intermedia.

Big data, il 2017 anno della svolta

Le cose potrebbero però cambiare nel 2017. “Oggi – spiega Luca Ferri, Head of Business Intelligence and Big Data di Sopra Steria – le imprese cercano di integrare più fonti e concentrarsi sulla “coda lunga” dei Big Data e per farlo, nel 2017, si affideranno a piattaforme di analisi valutate anche in base alla capacità di offrire una connettività diretta dal vivo a queste fonti disparate”.

“La certezza – continua Ferro – è che nel 2017 il mercato crescerà ancora insieme alla consapevolezza delle aziende delle opportunità che i Big Data offrono non solo per ottimizzare i processi, ma anche come leva innegabile per la crescita e la competitività”.

Ferri: “Servono professionisti dei dati”

Ma quali saranno le tecnologie che porteranno i Big Data a crescere ulteriormente? Risponde sempre Ferri. “Dal punto di vista delle tecnologie, aumenteranno i sistemi che supportano grandi volumi di dati strutturati e non strutturati e la richiesta di piattaforme integrate che aiutino a governare e proteggere i Big Data consentendo agli utenti finali di analizzarli e generare valore a partire da essi. Nel corso dell’anno sono attesi nuovi sistemi per l’analisi dei dati che permetteranno di diminuire il tempo passato ad analizzare i dataset”.

Con l’arrivo di nuove tecnologie serviranno anche mani esperte che le sappiano utilizzare. “Certo – concorda Ferri – tutto questo renderà sempre più urgente anche la ricerca di professionisti dei dati, capaci di districarsi non solo tra le tante tecnologie emergenti ma anche di comprendere l’orizzonte del business e rendere tutto questo enorme patrimonio informativo un vero valore per l’azienda. Queste professionalità risulteranno tra le figure più richieste nel mondo del lavoro nel 2017”.