Tra gli effetti più devastanti, in termini prettamente economici, della crisi finanziaria del 2008 si conta senza dubbio il sentimento di sfiducia che questa ha saputo infondere nella popolazione nei confronti delle istituzioni del comparto finanziario dell’economia mondiale. Wall Street e la City, un tempo calamite per le menti universitarie più brillanti e preparate, si trovano oggi ad affrontare una grave crisi nelle fasi di reclutamento per posizioni lavorative la cui attrattività a il giovane pubblico sembra oramai inevitabilmente compromessa.
A promuovere il senso di disincanto non sono solamente un ambiente di lavoro stressante e gli sfrenati ritmi lavorativi – secondo un recente studio la principale causa dei disordini fisici ed emotivi sofferti dagli impiegati del settore – ne le querelle legali a cui tali istituzioni devono far fronte quotidianamente. Sotto inchiesta, da parte delle nuove generazioni, sembra esserci l’intera cultura bancaria, come riportato da un recente sondaggio del Millennial Disruption Index.