La Pagina Facebook che Prende in Giro il Mondo delle Start Up

Sul mondo delle start up si è detto, praticamente o quasi, tutto. C’è una start up per ogni cosa. Addirittura uno studio ha evidenziato come in Italia ogni giorno si iscrivano mediamente 6 start up innovative al registro dedicato messo a disposizione dal mondo camerale (dati Infocamere primo trimestre 2015). Alcune parole, prima usate solo dagli addetti ai lavori, (Ceo, founder, exit, pitch), sono entrate nel linguaggio comune. E così alcuni ragazzi hanno deciso di ironizzare su questo mondo creando una pagina Facebook dal titolo ad effetto “La startup di merda“. Noi di Smartweek siamo andati ad intervistarli.

La prima domanda è anche la più ovvia, perché avete messo nel mirino il mondo delle start up?

Perché se lo meritano. Tiè. No dai, non è vero, non tutte almeno. Noi estremizziamo e mettiamo a nudo delle tendenze che però fanno parte di questo mondo. Conosciamo realtà e professionisti davvero in gamba. Ma a conti fatti risultano essere delle vere eccezioni, immerse in una pericolosa miscela di improvvisati, venditori di fumo, ingenui entusiasti, visionari (nel senso patologico…). Come in molte altre situazioni emerge con prepotenza il nostro fare “all’italiana”. Ormai tutti parlano di start-up e di innovazione cercando di emulare il mitico fenomeno USA o UK, ma alla fine da noi c’è poca sostanza. Anche perché nel nostro Bel Paese non ci sono le stesse condizioni per una crescita rapida, dinamica, e agevolata delle piccole imprese. Infatti in Italia chi l’ha capito si sta muovendo verso la cosiddetta “corporate entrepreneurship”, cioè la possibilità per le grandi imprese di innovare attraverso le startup (e la loro capacità di snellire i processi aziendali o rivoluzionare alcuni aspetti del loro business model). Però alla fine se andiamo oltre le supercazzole ci rendiamo conto che in fondo c’è troppa fuffa e spesso l’immaginazione supera di gran lunga la realtà. Per questo una sera scherzando sul nostro futuro abbiamo deciso di raccontare e ridicolizzare questo fenomeno in chiave ironica… della serie “meglio riderci su”.

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Chi c’è dietro la pagina “La startup di merda”?

Siamo dei professionisti skillati del digital e siamo a contatto col mondo ‘start-up’ da alcuni anni, sia in Italia che all’estero. In questi anni, immersi fino al collo nel clima di entusiasmo e ottimismo che si respira nel mondo start-up, abbiamo visto e sentito molto di più di quanto non avremmo voluto. Oltre a noi poi c’è un numero imprecisato di stagisti sottopagati e sfruttati.