Molti articoli di stampa specializzata concedono in questi giorni ampio spazio alla recente intervista rilasciata da Jim Rickards, esperto di finanza ed ex consigliere dell’hedge fund Long Term Capital Management ed autore del libro “The Death of Money”, letteralmente “La morte dei soldi”, dove per “soldi” si intende il dollaro americano e con esso il sistema monetario internazionale. Come altri illustri colleghi, anche Rickards ritiene che la causa della morte del dollaro sia la Federal Reserve, destinata a provocare la fine imminente del sistema monetario mondiale.
Il suo libro sottolinea che l’incognita è rappresentata da quando il fenomeno si presenterà, ma non ha dubbi sugli effetti che ne deriveranno: “Si tratterà di qualcosa che non vedremo arrivare e che farà crollare il sistema. Gli eventi accadono molto più velocemente di quanto gli investitori prevedano”, ed ancora “In questo preciso momento siamo sull’orlo del precipizio. Gli errori sono stati già commessi. L’instabilità è già presente nel sistema. Stiamo attendendo l’elemento di catalizzazione che darà il via alla valanga”.
Rickards continua parlando poi dell’oro che “continuerà a riportare una performance incerta e poi, all’improvviso, ci sarà il boom delle sue quotazioni. Salirà di 100 dollari l’oncia e il giorno dopo di 200 dollari l’oncia. Tutti diranno che si tratterà di un boom speculativo. Ma a quel punto gli investitori diranno che è meglio avere un po’ di oro, ma non potranno averlo perché sarà stato tutto acquistato da banche centrale e fondi sovrani”.