Secondo l’ultimo European Economic Forecast, il report stagionale sull’andamento dell’economia della zona euro, i paesi dell’Eurozona stanno timidamente uscendo dalla recessione che li ha caratterizzati negli ultimi anni. Lo dimostrano le stime sulla crescita del PIL. Secondo le stime della Commissione Europea, il 2013 si chiuderà con una riduzione del PIL dello 0,5% rispetto all’anno precedente, seppur sia ricominciato a crescere già nella seconda metà dell’anno. Si stima quindi che l’economia tornerà a crescere dell’1,1% e 1,7% rispettivamente nel 2014 e 2015.
Dopo la grave crisi finanziaria che ha colpito il mondo dal 2008, l’Europa si è trovata a dover fronteggiare la più grande minaccia alla sua stabilità, la crisi dei debiti sovrani. Seppur la situazione non sia ancora del tutto stabilizzata, l’Europa sta finalmente mostrando segnali di ripresa. Non solo le stime positive della Commissione Europea sull’outlook economico, ma anche i dati macroeconomici vedono un futuro, seppur incerto, più roseo. Lo dimostra il “PMI composite“, il sondaggio sulla situazione generale delle imprese europee, che dopo aver registrato la maggior espansione in settembre raggiungendo un livello di 52,20, oggi si attesta, sempre in fase espansiva, a 51,70. Anche l’Economic Sentiment Index si trova ad oggi al di sopra della sua media storica, a 98,50. Sintomo che l’attività industriale sta cominciando, seppur lentamente, ad entrare in regime e la fiducia dei consumatori e produttori sta aumentando.