La Settimana Economica in Breve

economia italiana

Quali sono stati i fatti salienti della settimana?

  • Nel quarto trimestre il PIL della zona euro è cresciuto del +0,3% su base trimestrale e del +1,5% rispetto allo stesso trimestre 2014. La crescita non brilla, ma si conferma in linea con le attese. Negli ultimi tre mesi c’è stato un peggioramento complessivo dei dati economici, dalla produzione industriale agli indici di fiducia dei consumatori, tuttavia l’economia della zona euro non sembra aver accusato il colpo.
  • La presidente della Fed Janet Yellen, ha riconosciuto che l’inasprimento delle condizioni finanziarie e l’incerta dinamica economica cinese rappresentano rischi per la ripresa Usa. Questo “consentirà solo aumenti graduali sui tassi federali”. Il rialzo dei tassi dunque ci sarà, ma sarà graduale e potrebbe subire rallentamenti.
  • Il titolo Deutsche Bank è stato bersaglio di forti vendite. A scatenare il tutto sarebbero state alcune voci secondo cui la banca non disporrebbe della liquidità sufficiente a pagare le cedole su alcune obbligazioni in scadenza ad aprile. Deutsche Bank ha precisato che la sua capacità di pagamento per il 2016 è di circa 1 miliardo di euro, sufficiente a pagare le cedole in scadenza.

Mercati

Azionario

È sicuramente una settimana all’insegna della volatilità per i mercati finanziari globali, segnati da ampi movimenti in positivo, ma ahimè anche in negativo. In Europa la maglia nera spetta a Piazza Affari, che chiude la settimana con un -5,5% e ritorna ai livelli di luglio 2013. Ad essere maggiormente colpito è il settore bancario, non solo italiano ma anche europeo, ed il settore energy trascinato al ribasso dal valore del petrolio che non riesce a risollevare la testa, ma continua il calo. Vendite anche in Asia, ed in particolare sul mercato giapponese che questa settimana perde circa il 14%. Continuano le trimestrali negli USA, le società risentono della forza del dollaro ma nel complesso i risultati sono positivi, con qualche preoccupazione per l’outlook 2016.

Azioni Italia: FTSEMIB; Azioni Europa: Stoxx Europe 600; Azioni USA: S&P500; Azioni Giappone: Topix; Azioni Emergenti: MSCI Emerging Market. Indici Settoriali: MSCI World relativo al settore
Azioni Italia: FTSEMIB; Azioni Europa: Stoxx Europe 600; Azioni USA: S&P500; Azioni Giappone: Topix; Azioni Emergenti: MSCI Emerging Market. Indici Settoriali: MSCI World relativo al settore

Obbligazionario

Rendimenti in crescita sui titoli di Stato della nostra penisola. Il Tesoro italiano ha collocato BTP a 3 anni e a 7 anni; il rendimento fissato è aumentato rispetto alle precedenti emissioni e rispettivamente pari a 0,11% e 1,05%. In calo invece i rendimenti dei titoli di Stato USA. Lo spread Btp/Bund ha superato, in settimana, i 150 punti base ma a fine settimana il valore ritorna su valori più bassi (137 punti base). Infine sul mercato corporate non si registrano variazioni particolari per il comparto Euro, mentre per quanto riguarda il comparto USA la settimana è stata caratterizzata da rendimenti in calo.

Obbl. Gov. Italia, USA e internazionali: Bloomberg EFFAS; Obbl. Gov. Paesi Emergenti: JPMorgan EMBI Plus; Obbl. Investment Grade zona euro e USA: Bloomberg Index
Obbl. Gov. Italia, USA e internazionali: Bloomberg EFFAS; Obbl. Gov. Paesi Emergenti: JPMorgan EMBI Plus; Obbl. Investment Grade zona euro e USA: Bloomberg Index

Valute & Commodities

Sembrano lontani i tempi in cui si stimava una convergenza del cambio euro/dollaro verso la parità. La moneta europea infatti prende forza nei confronti del biglietto verde americano (+0,8%) e scambia a 1,1247. La sterlina inglese invece perde lievemente terreno e scambia a 1,4453 (-0,3%). Continua il calo del petrolio e il crollo dei mercati sembra far aumentare l’interesse per l’oro (+5,5%).

values

Da tenere d’occhio la prossima settimana

Ecco i dati macroeconomici che saranno pubblicati nel corso della settimana e la stima del consensus (fonte: Bloomberg).

Europa – Settimana tranquilla da un punto di vista macroeconomico in Europa, non sono attesi particolari dati. A fine settimana sarà pubblicato il dato relativo alla fiducia dei consumatori per il mese di febbraio, atteso in lieve calo. In Germania c’è attesa per la rilevazione ZEW del sentiment sull’economia tedesca relativo al mese in corso. Nel Regno Unito sarà reso noto il tasso di inflazione e avremo qualche dettaglio sullo stato di salute del mercato del lavoro con il rilascio della variazione nelle richieste dei sussidi di disoccupazione. Inoltre sarà pubblicato anche il dato sulle vendite al dettaglio per il mese di gennaio.

USA – Nella settimana della festa dei presidenti (lunedi) ci sono parecchi dati provenitneti dal settore real estate, ed in particolare il numero di permessi di costruzione rilasciati nel mese di gennaio e l’apertura dei nuovi cantieri edili. In arrivo anche qualche dettaglio in più sulla produzione industriale, per il mese di gennaio, e l’indice di produzione della Fed di Philadelphia. A fine settimana il dato sull’indice dei prezzi al consumo.

Giappone – Tempo di PIL per il Sol Levante; il quarto trimestre del 2015 è atteso in contrazione. In uscita anche il dato sulla produzione industriale per il mese di dicembre.

Brics – Dopo i festeggiamenti per l’anno lunare, la Cina renderà noto il proprio tasso di inflazione, dato che sarà pubblicato anche in SudAfrica. In Brasile saranno rese note le vendite al dettaglio per il mese di dicembre, mentre il Russia il tasso di disoccupazione.