La Settimana Economica in Breve

business

Quali sono stati i fatti salienti della settimana?

  • Moody’s ha tagliato l’outlook sul rating di credito alla maggiore compagnia telefonica cinese e alle principali banche, dopo aver fatto lo stesso con il governo del Paese.
  • Nel 2015 il Pil italiano è aumentato dello 0,8%, tornando a crescere dopo tre anni di cali. A febbraio la zona euro torna in deflazione: l’indice armonizzato dei prezzi al consumo cala dello 0,2% a/a e torna sotto zero per la terza volta nei dodici mesi
  • La banca centrale cinese ha tagliato il tasso di riserva obbligatorio sui depositi di 50 punti base, portandolo al 17%. Si tratta del quinto taglio in un anno. La mossa, effettiva dal 1° marzo, è finalizzata a garantire liquidità al sistema, far crescere il credito e la disponibilità di moneta.

Mercati

Azionario

Un’altra settimana positiva sui mercati finanziari globali. Le Borse stanno progressivamente recuperando dai minimi raggiunti nelle scorse settimane e cercano di consolidare il rialzo; il mercato americano ha ormai recuperato gran parte delle perdite del 2016 mentre per Piazza Affari la strada sembra ancora lunga. Le Borse asiatiche si trovano ai massimi delle ultime otto settimane. I migliori settori della settimana sono l’Energy, grazie al rafforzamento del prezzo del petrolio, ed il settore finanziario colpito dalle vendite, forse eccessivamente, nelle scorse settimane.

Azioni Italia: FTSEMIB; Azioni Europa: Stoxx Europe 600; Azioni USA: S&P500; Azioni Giappone: Topix; Azioni Emergenti: MSCI Emerging Market. Indici Settoriali: MSCI World relativo al settore
Azioni Italia: FTSEMIB; Azioni Europa: Stoxx Europe 600; Azioni USA: S&P500; Azioni Giappone: Topix; Azioni Emergenti: MSCI Emerging Market. Indici Settoriali: MSCI World relativo al settore

Obbligazionario

tassi d’interesse offerti dai titoli di Stato sono generalmente scesi a livello internazionale. Il decennale americano risulta un’eccezione e presenta un rendimento in salita all’1,89%. Lo spread BTP/Bund  è in calo a 123 punti.  Il Giappone è il primo Paese tra membri del G7 ad avere emesso obbligazioni governative a dieci anni a tassi negativi. Rendimenti in discesa anche sul mercato corporate; si registrano aumenti dei prezzi delle obbligazioni a livello internazionale.

Obbl. Gov. Italia, USA e internazionali: Bloomberg EFFAS; Obbl. Gov. Paesi Emergenti: JPMorgan EMBI Plus; Obbl. Investment Grade zona euro e USA: Bloomberg Index
Obbl. Gov. Italia, USA e internazionali: Bloomberg EFFAS; Obbl. Gov. Paesi Emergenti: JPMorgan EMBI Plus; Obbl. Investment Grade zona euro e USA: Bloomberg Index

Valute & Commodities

Nel mercato delle valute il dollaro rallenta la sua corsa. Il biglietto verde, infatti, perde forza nei confronti della moneta europea ed il cambio euro/dollaro sale a 1,1007 (+0,7%). Per quanto riguarda la sterlina, dopo aver perso terreno nelle scorse settimane, anche per il rischio Brexit, il cambio sterlina/dollaro sale a 1,4217 (+2,5%). Il petrolio risente positivamente degli accordi per bloccare la crescita della produzione in Russiaed archivia la settimana a 37,6 dollari al barile (+7,1%), valori che non si vedevano da otto settimane. Settimana positiva anche per l’oro (+3,8%) che continua a mantenere il titolo di best performer da inizio anno tra le varie asset class.

indici di mercato

Da tenere d’occhio la prossima settimana

Ecco i dati macroeconomici che saranno pubblicati nel corso della settimana e la stima del consensus (fonte: Bloomberg).

Europa – È una settimana importante per l’Eurozona. Si parte con la riunione dell’Eurogruppo, passando per il vertice dei ministri delle finanze UE fino ad arrivare alla tanto attesa riunione della BCE che, se non ci sono sorprese dell’ultimo minuto, dovrebbe riconfermare il tasso di interesse allo 0,05%. I mercati attendono le mosse, ma soprattutto le dichiarazioni, di Mario Draghi. Per quanto riguarda i dati macro, a livello europeo sarà rilasciato il valore del Pil del quarto trimestre del 2015. Dati importanti per l’industria tedesca, in Germania saranno pubblicati i volumi degli ordinativi alle fabbriche per il mese di gennaio ed il dato sulla produzione industriale per il mese di gennaio. Quest’ultimo dato sarà rilasciato anche in SpagnaRegno UnitoFranciaItalia e Grecia.

USA – Settimana povera di dati per gli Stati Uniti. Da tenere sott’occhio le scorte di petrolio greggio ed il Redbook.

Giappone – Dal Sol Levante arrivano dati importanti. In programma il Pil del quarto trimestre del 2015 e l’indice BSU del sentiment dei grandi produttori manifatturieri per il primo trimestre del 2016.

Brics – Anche la prossima settimana, tra i BRICS, la Cina sarà la protagonista. In agenda per la settimana prossima il saldo della bilancia commerciale, utile quindi per capire il livello di importazioni ed esportazioni, il tasso di inflazione di febbraio, atteso in lieve aumento, e per ultima, ma non certo per importanza, la produzione industriale di gennaio. In Brasile si aspetta l’andamento delle vendute al dettaglio di gennaio ed il tasso di inflazione di febbraio; in India e in Sud Africa la produzione manifatturiera di gennaio.