Quali sono stati i fatti salienti della settimana?
- La presidente della Fed Janet Yellen ha detto che la banca centrale Usa procederà con cautela sul fronte del rialzo dei tassi: gli sviluppi globali e altri rischi fanno propendere per un percorso più lento sul fronte della stretta monetaria rispetto a quanto ipotizzato a dicembre. Nel suo discorso sono stati toccati diversi punti, quali la forza della moneta americana, i prezzi delle commodities e il tasso di inflazione.
- L’attività manifatturiera giapponese ha visto a marzo una contrazione al ritmo più rapido di oltre tre anni: l’indice Pmi, elaborato da Markit/Nikkei, è sceso il mese scorso a 49,1 su base destagionalizzata dai 50,1 del mese precedente e sotto la soglia di 50 che divide la contrazione dall’espansione. Al contrario il settore manifatturiero cinese ha inaspettatamente registrato un mese d’espansione in marzo, con l’indice che si è riportato sopra quota 50, a 50,2 punti, dai 49,0 del mese precedente.
- L’agenzia di rating S&P abbassa le previsioni del Pil dell’Eurozona all’1,5% per quest’anno dall’1,8 inizialmente stimato, e all’1,6% per il 2017. In Italia, il PIL nel 2016 dovrebbe crescere del +1,1% rispetto al +1,3% stimato in precedenza. Buoni i dati provenienti dagli USA: a marzo sono stati creati 215mila nuovi posti di lavoro e l’indice ISM dei direttori agli acquisti del settore manifatturiero sale a 51.8 punti
Mercati
Settimana corta sui mercati azionari europei, ed è stata una settimana caratterizzata da ribassi generalizzati. La nostra Borsa continua a mantenere la maglia nera ed aumenta le perdite realizzate da inizio anno. Positivi i mercati americani grazie anche all’intervento del presidente della Fed. Settimana difficile per il mercato giapponese (-4.7%) dopo i dati deludenti sul sentiment delle grandi imprese manifatturiere, ai minimi da quasi tre anni. Continua invece il rialzo dei paesi emergenti.
Continua la discesa dei rendimenti dei titoli di stato europei ed americani. Il decennale USA gira intorno all’1.8% di rendimento (in discesa dal massimo raggiunto in settimana di 1.9%), mentre spostandoci in Europa, il Bund gira intorno ad un rendimento dello 0.136 e il nostro BTP intorno all’1.211%. Stessa sorte per i titoli obbligazionari corporate investment grade, che chiudono la settimana con un rialzo dei prezzi.
Il dollaro perde forza dopo le parole della presidente della Fed che ha sottolineato la cautela che sarà adottata nell’aumento dei tassi. Questo ha portato inevitabilmente ad un apprezzamento della nostra moneta europea e della sterlina. Settimana abbastanza piatta per l’oro, che perde lo 0.4%, ma continua a rimanere la migliore asset class da inizio anno; negativa invece per il petrolio, che perde il 4.5%, ma nonostante i vari alti e bassi da inizio anno segna un + 3.6%
Ecco i dati macroeconomici che saranno pubblicati nel corso della prossima settimana e la stima del consensus (fonte: Bloomberg).
Europa – Per l’eurozona i dati macroeconomici si concentreranno nei primi due giorni della settimana. In agenda infatti è previsto l’indice sentix della fiducia degli investitori per il mese che è appena cominciato, il tasso di disoccupazione e le vendite al dettaglio per il mese di febbraio. Nel Regno Unito sarà rilasciato l’indice dei direttori degli acquisti del settore servizi del mese di marzo e la produzione manifatturiera del mese di febbraio, dato utile per capire lo stato di salute del settore manifatturiero inglese.
USA – Settimana povera di dati per gli USA. Tra quelli di rilievo troviamo in uscita l’indice Markit PMI Composito, l’indice ISM non manifatturiero del mese di marzo e gli ordinativi alle fabbriche per il mese di febbraio.
Giappone – Nessun dato importante in agenda.
BRICS – Dalla Cina arriva il dato relativo all’indice dei direttori agli acquisti del settore servizi relativo al mese di marzo. In India ci sarà la decisione sul tasso di interesse, atteso in calo al 6,5% e l’indice PMI. Quest’ultimo dato sarà reso noto anche in Brasile, insieme al tasso di inflazione del mese di marzo, ed in SudAfrica, oltre alla produzione manifatturiera del mese di febbraio.