La Settimana Economica in Breve

settimana economica

Quali sono stati i fatti salienti della settimana?

  • Una nuova “Wikileaks”? Scoppia uno scandalo che questa volta prende il nome di “Panama Papers. Si tratta di informazioni di una gigantesca massa di denaro che sarebbe stata dirottata da studi legali internazionali e banche verso paradisi fiscali per conto di criminali, leader politici e funzionari d’intelligence.

Mercati

Piazza Affari non riesce a trovare la giusta direzione. In una settimana caratterizzata da ribassi, ma lievi, sui mercati azionari europei ed americani il nostro listino perde l’1,6% ed amplifica le perdite da inizio anno che salgono così a -18,4%. Scende il mercato in Giappone (-1,1%); pesano le crescenti preoccupazioni degli investitori per il rafforzamento dello yen, che indebolisce l’industria locale, e le oscillazioni dei prezzi del petrolio. Sale il settore Healthcare (+2,4%); gli analisti confidano in una crescita degli utili per azione.

Azioni

Obbligazionario

tassi d’interesse offerti dai titoli di Stato non hanno subito particolari variazioni nel corso della settimana. Il decennale americano presenta un rendimento lievemente in discesa all’1,727%. In discesa anche i rendimenti dei titoli governativi tedeschi, con il decennale tedesco allo 0,102%; in salita invece il rendimento del BTP, che supera la soglia dell’1,3% e chiude la settimana a 1,319%. Lo spread sale a 121 punti. Rendimenti in discesa anche sul mercato corporate investment grade sia europeo che americano.

obbligazioni

Valute & Commodities

Nel mercato delle valute il dollaro resta sostanzialmente stabile nei confronti della moneta europea ed il cambio euro/dollaro si ferma a 1,1407 (+0,1%). Perde terreno la valuta inglese ed il cambio sterlina/dollaro scende a 1,4117 (-0,8%). Lo yen da parte sua continua a prendere forza e tocca i massimi da 17 mesi, chiudendo la settimana a 108,4. Il petrolio cerca di rialzarsi e di recuperare terreno, sostenuto dalle speranze di un accordo tra i Paesi esportatori per congelare la produzione.

valute

Ecco i dati macroeconomici che saranno pubblicati nel corso della prossima settimana e la stima del consensus (fonte: Bloomberg).

Europa – È tempo di inflazione in Europa; la prossima settimana sarà rilasciato il dato sull’indice dei prezzi al consumo per il mese di marzo. Il dato sarà rilevante a livello di singolo Paese ed anche aggregato a livello di eurozona. In agenda anche il dato sulla produzione industriale del mese di febbraio. Nel Regno Unito c’è attesa per la riunione di Bank of England con il relativo annuncio dei tassi di interesse (che non dovrebbe riservare particolari sorprese) e la pubblicazione del tasso di inflazione del mese scorso.

USA – Settimana ricca di dati per gli USA. Anche Oltreoceano sarà rilasciato l’indice dei prezzi al consumo relativo allo scorso mese insieme alle vendite al dettaglio e all’indici di fiducia del Michigan. Qualche dettaglio sullo stato del settore manifatturiero made in USA lo avremo grazie all’indice manifatturiero del NY Empire State per il mese in corso e alla produzione manifatturiera di marzo.

Giappone – Dal Sol Levante in arrivo i numeri relativi ai principali ordinativi di macchinari ed alla produzione industriale di febbraio

BRICS – Sentiremo parlare molto di Cina la prossima settimana. In agenda non solo il tasso di inflazione del mese di marzo ma anche il dato sulla produzione industriale e ultimo, ma non certo per importanza, il dato sul PIL del primo trimestre dell’anno. Vedremo la reazione dei mercati. Dati sull’inflazione anche dall’India, insieme alla produzione manifatturiera di febbraio; mentre in Brasile saranno pubblicati i numeri delle vendite al dettaglio di febbraio