Quali sono stati i fatti salienti della settimana?
- La BoE ha mantenuto invariati i tassi d’interesse allo 0,5% mostrando di non voler seguire il comportamento della FED.
- Ennesimo scivolone del prezzo del greggio dopo l’imminente fine delle sanzioni internazionali all’Iran. La prima conseguenza sarebbe un aumento dell’export iraniano di greggio che contribuirebbe ad incrementare l’eccesso di offerta di petrolio sul mercato.
- Dopo lo scandalo Volkswagen anche Renault è accusata di emissioni sopra i livelli consentiti ed è stata messa sotto indagine da parte delle autorità francesi.
Mercati
Azionario
I mercati azionari, globalmente, sono stati segnati dalle vendite. Da inizio anno quasi tutti i mercati hanno registrato perdite intorno al 10%. I mercati cinesi non sembrano trovare pace, da inizio anno l’indice CSI 300 perde più del 16% mentre l’indice Shanghai il 18%.
E’ iniziata la stagione delle trimestrali negli Stati Uniti, con il gigante dell’alluminio Alcoa che registra una perdita netta di 500 milioni di dollari, un risultato migliore rispetto alle attese. Buone notizie invece per JP Morgan.
Il settore Energy (+0,5%) dopo i forti ribassi delle precedenti settimane riesce a chiudere la settimana con un risultato positivo. Gli altri settori che sono riusciti a resistere alle forti vendite sono il Technology (+0,5%) e Utilities (+0,3%).
- Azioni Italia: FTSEMIB; Azioni Europa: Stoxx Europe 600; Azioni USA: S&P500; Azioni Giappone: Topix; Azioni Emergenti: MSCI Emerging Market. Indici Settoriali: MSCI World relativo al settore
Obbligazionario
Generalizzato calo dei tassi d’interesse sui mercati dei titoli di Stato a livello internazionale con qualche eccezione in Europa. In Italia, il Governo ha collocato in asta Bot ad 1 anno e Btp a 3, 7 e 15 anni con tassi d’interesse in discesa. In particolare sono stati venduti Bot ad un anno a tassi negativi (-0,074%) mentre il rendimento del Btp a tre anni è sceso allo 0,11%, nuovo minimo storico.
Sul mercato delle obbligazioni corporate si sono registrati cali generalizzati dei corsi a livello globale.
- Obbl. Gov. Italia, USA e internazionali: Bloomberg EFFAS; Obbl. Gov. Paesi Emergenti: JPMorgan EMBI Plus; Obbl. Investment Grade zona euro e USA: Bloomberg Index
Valute & Commodities
Il cambio euro/dollaro è 1,0949 (+0,2%), in lieve rafforzamento rispetto alla settimana precedente. Diversa sorte per la sterlina che, nei confronti del dollaro, continua a perdere forza e si trova a 1,4288 (-1,6%).
Sul fronte delle commodities si registra l’ennesimo scivolone del valore del petrolio (-12,2%) che rompe la soglia psicologica dei 30 dollari a barile e scambia a 29,5 dollari. Continua il calo delle commodities: i prezzi della materie prime sono scesi (e rimangono) ai minimi dal 1999. Settimana negativa anche per l’oro (-1,4%).
Da tenere d’occhio la prossima settimana
Ecco i dati macroeconomici che saranno pubblicati nel corso della settimana e la stima del consensus (fonte: Bloomberg).
- Europa – Tempo di inflazione per l’Eurozona. Nella prossima settimana sarà pubblicato l’indice dei prezzi al consumo a livello di singolo Paese dell’area Euro e quindi a livello aggregato. Giovedì ci sarà la riunione della BCE e la relativa decisione sul tasso di interesse, ma non sono attese grandi novità. Altri dati previsti per la settimana sono l’indice PMI manifatturiero e la fiducia dei consumatori per il mese di gennaio. Anche nel Regno Unito sarà rilasciato il tasso di inflazione, insieme al tasso di disoccupazione del mese di novembre e le vendite al dettaglio per il mese di dicembre. In Germania si conoscerà l’andamento dell’indice ZEW sul sentiment circa l’economia tedesca..
- USA – Anche per gli USA si avranno maggiori dettagli circa il tasso di inflazione del mese di dicembre. Altri dati in uscita sono l’indice di produzione della FED di Filadelfia, le scorte di petrolio greggio e la vendita di case esistenti.
- Giappone – In agenda per la settimana prossima dal Sol Levante il dato sulla produzione industriale del mese di novembre e l’indice dei direttori agli acquisti del settore manifatturiero.
- Brics – Senza dubbio c’è grande attesa per il dato sul PIL cinese relativo al quarto trimestre dell’anno e sulla produzione industriale. Entrambi i dati sono attesi in lieve calo, sarà interessante vedere la reazione dei mercati. Dal SudAfrica ci saranno notizie sul tasso di inflazione del mese di dicembre mentre in Brasile sarà annunciato il nuovo tasso di interesse, atteso in lieve aumento.