La Settimana Economica in Breve

Quali sono stati i fatti salienti della settimana?

  • Tono espansivo del minute della Fed: secondo i verbali i rischi per la crescita e l’inflazione negli USA sono ancora troppo grandi.
  • La fiducia degli investitori nella zona euro è ulteriormente calata in ottobre. L’indice Sentix è infatti sceso a 11,7 la lettura più bassa da gennaio. Segnali d’indebolimento della crescita dell’eurozona arrivano anche dalla lettura finale dell’indice PMI Composito ai minimi da quattro mesi. In Germania gli ordinativi all’industria delle imprese tedesche sono scesi ai minimi da aprile.
  • Il FMI abbassa le stime di crescita globale. Italia, Irlanda e Spagna hanno mostrato una ripresa più forte di quanto ci si aspettava. La Banca Mondiale ha invece tagliato le stime di crescita nei Paesi Emergenti della regione Asia-Pacifico. Questo ha generato un vero e proprio record di vendite dei Treasury americani da parte delle banche centrali di Cina, Russia, Brasile e Taiwan dopo l’allarme dell’FMI sugli impatti per l’economia Usa del rallentamento dei mercati emergenti e sull’instabilità finanziaria mondiale

Mercati

Settimana positiva per tutte le Borse, dove i mercati emergenti sono riusciti a sovraperformare le altre Borse mettendo a segno un +5,5%. Nella zona Euro i mercati azionari chiudono la settimana in area ampiamente positiva a +4,4% ed il Regno Unito a +4,2%. Dall’altra parte dell’oceano gli USA inaugurano la settimana delle trimestrali con Alcoa, Pepsico e FedEx. L’inizio non è dei migliori, il colosso dell’alluminio chiude il terzo trimestre con utili in forte calo e sotto le attese.

Aumento generalizzato dei tassi d’interesse sui mercati dei titoli di Stato a livello globale; ad eccezione dei rendimenti governativi ellenici e giapponesi sulle scadenze a lungo termine. Lo spread tra il Btp ed Bund ha toccato i 108 punti base, con il tasso d’interesse offerto dal decennale tedesco allo 0,6%. Delude il collocamento d’asta del decennale tedesco che ha visto una domanda scarsa.

Sul mercato obbligazionario corporate scendono i corsi delle obbligazioni americane investment grade.

Continua il periodo di relativa debolezza del dollaro, nel mercato delle valute, nei confronti dell’euro (+1,2%) della sterlina (+0,8%) e della valuta giapponese che ora scambia a 120 yen per uno dollaro.

Sul fronte delle commodities si registra  un deciso incremento del valore del petrolio che riesce finalmente a superare la soglia dei 50 dollari a barile (+9,5%); positiva la settimana anche per l’oro che archivia la settimana a +1,7%.

Azioni Italia: FTSEMIB; Azioni Europa: Stoxx Europe 600; Azioni USA: S&P500; Azioni Giappone: Topix; Azioni Emergenti: MSCI Emerging Market. Obbl. Gov. Italia, USA e internazionali: Bloomberg EFFAS; Obbl. Gov. Paesi Emergenti: JPMorgan EMBI Plus; Obbl. Investment Grade zona euro e USA: Bloomberg Index.
Azioni Italia: FTSEMIB; Azioni Europa: Stoxx Europe 600; Azioni USA: S&P500; Azioni Giappone: Topix; Azioni Emergenti: MSCI Emerging Market. Obbl. Gov. Italia, USA e internazionali: Bloomberg EFFAS; Obbl. Gov. Paesi Emergenti: JPMorgan EMBI Plus; Obbl. Investment Grade zona euro e USA: Bloomberg Index.

Da tenere d’occhio questa settimana

Ecco i dati macroeconomici che saranno pubblicati nel corso della settimana e la stima del consensus (fonte: Bloomberg).

  • Europa – La settimana per l’Europa sarà dominata dal tasso di inflazione. L’indice dei prezzi al consumo sarà calcolato non solo per l’euro zona e per i relativi Paesi ma anche per il Regno Unito. Sulla base del consensus degli analisti non sono attese grande variazioni rispetto ai dati calcolati nel periodo precedente. Sempre rimanendo in area euro si avranno indicazioni sulla produzione industriale del mese di agosto. In Germania sulla scia del Volkswagen gate c’è grande attesa per l’indice Zew sulle condizioni dell’economia tedesca. Per quanto riguarda il mercato del lavoro, il tasso di disoccupazione inglese non dovrebbe riservare particolari sorprese.
  • USA – Settimana ricca di dati per l’industria americana. Tra i dati di rilievo vale la pena segnalare le vendite al dettaglio del mese di settembre e l’indice di produzione della Fed di Filadelfia, quest’ultimo atteso in area ancora negativa. La settimana prevede anche la pubblicazione dell’indice di fiducia del Michigan per il mese in corso, sapremo così quali sono le aspettative dei consumatori americani. Anche oltre oceano sarà reso noto il tasso di inflazione, atteso invariato rispetto al mese precedente.
  • Giappone – Dal Sol levante previsti per la prossima settimana il dato sul produzione industriale del mese di agosto.
  • BRICS – La Cina, archiviata la festa nazionale, renderà noto il proprio indice dei prezzi al consumo. In India, oltre al tasso di inflazione, saranno pubblicati i dati sulla produzione industriale e manifatturiera del mese di agosto, mentre in Brasile quelli relativi alle vendite al dettaglio.

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