La Tecnologia Nascosta Dentro alle Scarpe che si Allacciano da Sole di Nike

Tutti i fan di Ritorno al futuro ricorderanno le famose Nike Mag, le scarpe sportive indossate da Marty McFly che si allacciavano da sole. E se quel futuro fosse oggi? Nike sembra confermare.

A inizio dicembre 2016, infatti, la società statunitense di abbigliamento aveva stupito il mondo intero annunciando il lancio del primo paio di self-lacing sneakears, le nuove Nike HyperAdapt: scarpe che si allacciano da sole ma che sanno anche quando stringersi o allargarsi in base ai movimenti di chi le indossa.

Oggi finalmente in vendita negli Stati Uniti, anche se sono ancora pochi i negozi autorizzati, le HyperAdapt sembrano però non voler sbarcare in Italia. C’è chi dice che presto arriveranno in tutti i Nike Store, chi invece spera nella vendita esclusiva online. Per ora, l’unica certezza è il prezzo: ben 720 dollari.

Adesso vi starete sicuramente chiedendo: come funzionano effettivamente queste scarpe? Perché un prezzo così elevato? Quale l’innovativa tecnologia che permette alle sneakers di allacciarsi da sole?

Le risposte ce le fornisce Mindtribe, società americana specializzata in ingegneria e progettazione, che ha potuto (con il permesso dell’azienda sportiva, ovviamente) tagliare, smembrare e fare a pezzi le HyperAdapt per vedere quali chip e cavi sono nascosti tra il tessuto e sotto la suola di questo costosissimo modello.

La tecnologia delle HyperAdapt le rende diverse da qualsiasi altra scarpa sul mercato. Non è solo intuitiva, è intelligente.

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I lacci sono in realtà costituiti da due componenti: la parte esterna di tessuto, la parte interna di uno speciale filo chiamato Flywire, una sorta di cavo che mette in connessione i lacci con il “comando centrale”, così da permettere loro di stringersi e allargarsi istantaneamente. 

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Mindtribe ha inoltre scoperto che i lacci sono fatti di un materiale super-resistente a cristalli liquidi chiamato Vectran.

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Una volta rimossa la suola, ecco il “cervello” della scarpa.

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Il sensore di pressione si trova al di sotto della suola: permette al meccanismo centrale di rilevare quando il piede viene inserito nella scarpa.

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Due standard mini LED blu sono inseriti nella parte anteriore della calzatura.

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Una volta rimosso l’intero meccanismo dalla scarpa…

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… ecco quello che vediamo. Un circuito tanto curioso da poter essere scambiato per quello di un giocattolo.

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Il motore che permette movimento ai lacci della scarpa è incredibilmente forte: con 30.000 giri al minuto, sarebbe in grado di sollevare 13 chili.

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Secondo gli ingegneri di Mindtribe, sarebbe il chip principale la parte più interessante: nonostante sia così piccolo, riesce molto velocemente a rispondere agli stimoli provenienti dai sensori di pressione.

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Infine, la parte dedicata alla carica della batteria: un meccanismo di ricarica a induzione magnetica standard.

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