Il messaggio del primo ministro australiano, Malcolm Turnbull è forte e chiaro: abolire, in poco tempo, il visto 457 che permette una permanenza su territorio di massimo 4 anni per i lavoratori provenienti dall’estero.
Il programma si propone di effettuare un altro giro di vite per agevolare il popolo australiano.
Il visto 457, all’origine, è stato creato per creare nuova forza lavoro disponibile e qualificata per determinate professioni, che la popolazione autoctona non sembrava interessata a svolgere.
Oggi, però, siamo di fronte al problema inverso. Indiani, inglesi e italiani (ecc..) occupano le coste e le zone centrali dell’Australia nelle piantagioni (banane, ad esempio) o nelle fattorie svolgendo lavori manuali sotto custodia del datore di lavoro che li sponsorizza grazie al visto 457. E gli australiani iniziano ad essere scontenti.
Ecco, quindi, che entra in gioco il governo federale. E se soli pochi anni fa, nel 2014, erano stati abbassati i livelli di inglese necessari per la richiesta del visto, ora si ritorna al punto di partenza, esigendo una conoscenza della lingua maggiore.
Ma questo non è il problema più grande.
dice Turnbull, in un messaggio pubblicato sulla sua pagina Facebook.
Il visto 457 verrà abolito e al suo posto verranno introdotte due nuove classi di visti temporanei,Temporary Skill Shortage e visa TSS, legati alle esperienze lavorative dei candidati.
Le nuove opzioni avranno durata di due e quattro anni, quest’ultimo per professioni più altamente specializzate.
Al termine dei due anni, ci sarà la possibilità di estendere il visto per altri due anni, dopo i quali non sarà possibile ottenere un’estensione.
Questa nuova proposta, secondo il Ministero dell’immigrazione, non darà accesso alla residenza permanente. Cosa possibile con il visto di quattro anni – per lavoratori altamente specializzati – ma solo dopo tre anni di permanenza in Australia.
Secondo Peter Dutton, Ministro dell’Immigrazione, il programma ora in vigore ha un regime che prevede una durata di 4 anni, ma è in realtà un libero accesso a tempo indeterminato, il cui esito finale è la possibilità di emigrare in Australia a titolo definitivo.
Dutton ha inoltre replicato che il governo ha intenzione di ridurre in maniera drastica il numero delle professioni possibili per le quali si richiede il visto di lavoro 457; al momento se ne contano 650.
Il visto 457
Il visto 457 era stato creato consentendo alle persone che ottengono il visto di estenderlo anche ai propri familiari.
L’Australian Bureau of Statistics, ente governativo di ricerca statistica, informa che il numero di titolari del visto 457 è sceso, nell’ultimo anno, da 104 mila a poco meno di 95 mila, senza includere i familiari collegati al titolare proprietario primario cui il visto è collegato.
Questo è posseduto in maggioranza da popolazione indiana, che raggiunge quasi un quarto del totale. Viene seguita da titolari provenienti dal Regno Unito, circa 19%, e Cina, 6%.
Per quanto riguarda gli attuali titolari di visto 457, il Ministro Dutton ha specificato che verrà applicato un “grandfathering agreement”, una clausola che permette a soggetti specifici di poter mantenere regole e diritti precedenti anche dopo che la legge verrà cambiata.