Il magico scrittore, illustratore di libri per bambini, e saggio polivalente Maurice Bernard Sendak (1928-2012), originario di Brooklyn, New York, avrebbe compiuto 86 anni lo scorso martedì. Ultimo di tre figli, dopo il fratello Jack e la sorella Natalie, Sendak si appassionò fin da piccolo alla lettura a causa di problemi di cuore che lo confinavano spesso a letto e prese la decisione di diventare un illustratore dopo aver visto il film Fantasia, all’età di dodici anni. L’autore, meglio conosciuto per l’iconico libro illustrato “Where the Wild Things Are” (“Nel Paese dei Mostri Selvaggi”) pubblicato nel 1963, ci ha lasciato nel Maggio di soli due anni fa.
Tra le sue principali fonti d’ispirazione, come riportato nell’ultima intervista per PBS, nomi del calibro di William Blake, Herman Melville, Antoine Watteau, Francisco Goya, Mozart, Emily Dickinson ed, ovviamente, il film animato Fantasia. In riferimento a Emily Dickinson diceva: “Leggo spesso le sue poesie. È così coraggiosa, così forte. È una sexy, appassionata, piccola donna. E mi sento meglio”. Allo stesso modo di Mozart ha detto «Quando sento Mozart vengo in contatto con qualcosa che non riesco a spiegare. […] Non ne ho bisogno. So che se esiste uno scopo nella vita, per me è quello di essere riuscito ad ascoltare Mozart».
Musone compassionevole, in parti uguali sensibile e scontroso, Sendak si lascia alle spalle un’eredità da eroe letterario, indovino, e alleato dei bambini, difficile da colmare. Ecco le 14 citazioni, raccolte da Policymic, più irriverenti dell’autore statunitense.
14. “La Speranza”
“Non ci si può sbarazzare del male. Non possiamo, e lo credo veramente. Con tutti gli idioti che continuano a venire al mondo per distruggere le vite delle persone. Ed c’è una tale abbondanza di idiozia che si perde il coraggio. Che si perde la speranza. Io non voglio perdere la speranza.”
13.”Il Coraggio”
Bill Moyers: “Lei ha a che fare spesso nel suo lavoro con il coraggio dei bambini. Cosa serve ad un bambino per aver coraggio?”
Maurice Sendak: “L’Innocenza.”
12.”L’Espressione”
“Se ho fatto qualcosa, è l’aver permesso ai bambini di esprimersi così come sono, sgarbati, amorevoli – non intendono arrecare alcun danno. Non sanno semplicemente qual è “il modo giusto”. E, come spesso accade, il cosiddetto “modo giusto” è assolutamente il modo sbagliato. Che confusione mostruosa.”
11. “L’Immaginazione”
“Una lettera di un bambino di sette anni, mi incoraggia a pensare che ho raggiunto i bambini nel modo che avevo sperato. Mi scrisse:
“Quanto costa arrivare ‘Nel Paese dei Mostri Selvaggi’? Se non è costoso io e mia sorella vorremmo trascorrere l’estate lì. Risponda presto.”
Non risposi a quella domanda, perché non avevo alcun dubbio che prima o poi avrebbero trovato la propria strada, gratuitamente.”
10. “La Morte”
“Piango molto perché mi mancano le persone. Muoiono e io non li posso fermare. Mi lasciano e io li amo ancor di più…Ci sono così tante belle cose nel mondo che dovrò lasciare quando morirò, ma io sono pronto, sono pronto.”
9. “I Libri” (E gli Ebooks)
“Li odio. E’ come far credere che esista un altro tipo di sesso. Non esiste un altro tipo di sesso. Non esiste un altro tipo di libro. Un libro è un libro.”
8. “Il Possesso”
“Ci deve essere qualcosa in più nella vita che avere tutto.”
7. “La Fantasia”
“E’ attraverso la fantasia che i bambini raggiungono la catarsi. E’ il miglio mezzo che hanno per domare i Mostri Selvaggi.”
6. “Le Porcate”
“Mi rifiuto di mentire ai bambini. Mi rifiuto di soddisfare le porcate dell’innocenza.”
5. “L’Invecchiamento”
“Una delle poche grazie dell’invecchiare – e Dio sa che ce ne sono poche – è che se hai lavorato duramente, succede qualcosa: Il corpo invecchia ma il meccanismo creativo si aggiorna, si leviga, e si olia. Quella è la grazia. Quella è una grazia splendida.”
4. “La Fama”
“Io non sono Hans Christian Andersen. Nessuno ha intenzione di fare una statua nel parco con un sacco di bambini che si arrampicano su di me. Non ce l’avrò, okay?”
3. “I Bambini”
“I bambini sono duri, anche se tendiamo a pensarli fragili. Devono essere duri. L’Infanzia non è facile. Sentimentalizziamo i figli, ma loro sanno cos’è reale e cosa no. Comprendono le figure e le metafore. Se i bambini sono diversi da noi, sono più spontanei. La vita da ‘cresciuti’ si ricopre di scorie.”
2. “L’Amore”
“E’ come se fossi un recipiente, un deposito per tutte le persone che amo. Tutto quello che posso fare è tenerli con me”
1. “L’Arte”
“L’Arte è sempre stata la mia salvezza, e le mie divinità sono Herman Melville, Emily Dickinson, e Mozart. Credo in loro con tutto il mio cuore. Quando sento Mozart vengo in contatto con qualcosa che non riesco a spiegare. Non ne ho bisogno. So che se esiste uno scopo nella vita, per me è quello di ascoltare Mozart. Oppure, se cammino in un bosco e vedo un animale, lo scopo della mia vita è quello di vedere quell’animale. Posso ricordare, posso notare. Sono qui a prendere atto. E oltre il mio ego, oltre tutto ciò che mi appartiene, c’è un osservatore. Un osservatore”