E’ successo a tutti, non si può negare.
Si invia il proprio curriculum, a tappeto, ad aziende, società, ristoranti a seconda di quale sia la nostra volontà, con tutte le migliori aspettative e la speranza che queste rispondano positivamente.
Poi accade che nella nostra casella di posta ci siano messaggi come “vorremmo incontrarla per un colloquio”, e quella nostra gioia iniziale si trasforma in un attimo di panico: “Come devo rispondere? Cosa mi chiederanno? Devo sapere più informazioni possibili di questa società”
Ci prepariamo, siamo pronti a qualsiasi domanda ci possano porre, ma, ovviamente, ci sono quesiti, peggio di altri, a cui facciamo fatica a dare delle risposte secche, precise e concise.
Un sondaggio condotto dal sito web del reclutamento Totaljobs ha interrogato 6.000 persone in cerca di lavoro selezionando le 3 domande più temute dagli aspiranti lavoratori
1. Perché dovrei assumerti?
Questa è sicuramente una domanda difficile a cui rispondere perché si può pensare che le ragioni possano diventare chiare nello svolgimento stesso del colloquio.
Il sito web Monster consiglia di pensare a se stessi come ad un prodotto e, quando viene posta questa domanda, cercare di vendersi al meglio.
Non è il momento di parlare di ciò che si vuole, bisogna mostrare cosa si può fare per l’azienda.
Ad esempio, se la società sta cercando qualcuno per essere il leader di un team, bisogna mostrare quali competenze e strategie si abbiano in dotazione.