Le Multinazionali più grandi del Mondo nel 2013

Ancora una volta sono le fonti energetiche a determinare un primato economico mondiale. Nel 2013 infatti è la Gazprom (Russia) a confermarsi al primo posto tra le multinazionali mondiali dell’industria. Con 293,1 miliardi di euro di attivo materiale in bilancio, la società russa di estrazione di gas naturale è la più grande società al mondo. Nel 2012 aveva infatti superato la giapponese Toyota, che dal 2005 deteneva la prima posizione nel ranking mondiale. Sale di una posizione, classificandosi terza la PetroChina, del colosso asiatico China National Petroleum Corporation. Non bisogna scorrere molto la classifica dei giganti mondiali per trovare una europea, ecco infatti, in quarta pozione, la tedesca Volkswagen (sesta nel 2012).

Questo sono i dati forniti da uno studio del Centro di Ricerca e Studi di Mediobanca, “Indagine sulle Multinazionali (2003-2014)”, dove per multinazionale si intende un’impresa con fatturato superiore a 3 miliardi di euro, pari ad almeno l’1% del fatturato totale del Paese di appartenenza, con fatturato estero minimo pari al 10% e presente in almeno un Paese estero. Dati che che si rispecchiano perfettamente nelle dinamiche di equilibrio geopolitico internazionale, ma soprattutto europeo.

Le Multinazionali Europee     

Il primato europeo se lo aggiudica l’azienda automobilistica Volkswagen, al primo posto sia per il settore industriale che manifatturiero, con 265,1 miliardi di euro di attivo materiale nel bilancio 2013. Nell’industria europea, le italiane che si confermano nella top 10 sono, al sesto e ottavo posto, Eni e Exor, la holding finanziaria della famiglia Agnelli, che ritroviamo anche al quarto posto nella classifica relativa alla manifattura.

Le multinazionali europee sono le più grandi del mondo per numero medio di occupati per società, seguite da quelle asiatiche che quest’anno superano per dimensione media quelle statunitensi.

In Europa, in 9 anni, dal 2003 al 2012, è aumentata del 5,4% la quota di vendite realizzate fuori dal paese di origine. L’incremento maggiore (+7,9%) si è verificato in Francia, il paese più export oriented con l’85 % delle vendite realizzate all’estero (80,1% per le multinazionali tedesche, che segnano un +5,5%).

Le multinazionali più grandi in Europa sono in Germania, dove il numero medio di occupati è 130 mila circa, seguita dagli 85 mila della Francia e infine dalla Svizzera, con 66 mila 500 occupati. A causa della tendenza di lungo periodo alla delocalizzazione, il numero degli occupati nel Paese di origine in generale decresce. Tra le le multinazionali europee, sono Francia e Germania a offrire maggiori opportunità di lavoro ai propri cittadini: rispettivamente 13 e 9 cittadini ogni 1000 abitanti lavorano in una multinazionali industriale. In Italia il rapporto è 3/1000, e nel caso non ci fosse più Fiat sarebbe pari a 2/1000.