Alla fine del 2013 gli investitori di tutto il mondo hanno tirato le somme sulle performance dei propri portafogli. La cosa più importante, però, è cercare di trovare delle risposte su come sarà l’andamento dei mercati nel 2014, per riuscire in qualche modo ad anticipare il mercato, aggiustare i propri portafogli e non farsi trovare impreparati.
Il 2013 è stato un anno tutto sommato positivo per le borse di tutto il mondo. Lo Standard&Poors 500 ha chiuso l’anno segnando un ottimo +29,60% YTD. Il Giappone ha fatto registrare un record storico con una performance positiva del 57%, spinto anche grazie alla cosiddetta Abenomics, la nuova politica economica lanciata dal nuovo governo Abe. Anche le borse del vecchio continente hanno dimostrato rialzi di tutto rispetto. La maglia rosa spetta a Francoforte che ha chiuso il 2013 con un +25% rispetto all’anno precedente, seguito da Madrid (+21,4%) e Parigi (+17,6%). Anche il listino milanese, caratterizzato quest’anno da numerose IPO (18 in totale, tra cui le famose Moncler e Moleskine), ha fatto registrare ottime performance ottenendo un +16,5% da inizio anno e raggiungendo quota 18.967,71.
Ma cerchiamo di capire quali saranno i trend per i prossimi dodici mesi. Sembra esserci un’opinione unanime tra gli analisti per quanto riguarda la ripresa generale dell’economia. Le stime sulla crescita economica sono state riviste al rialzo. Jan Hatzius, Chief Economist di Goldman Sachs, stima una crescita del mercato americano al di sopra della sua media storica grazie all’espansione dell’economia reale, dovuta soprattutto al miglioramento dei consumi privati. Questi, infatti, beneficeranno di un aumento dei salari reali e di una diminuzione del tasso di risparmio. Anche Credit Suisse si aspetta un mercato bullish quest’anno, ma con un occhio di riguardo ai dati sulla crescita dell’economia. Se, infatti, è vero che ci sono aspettative di crescita generali positive, è anche vero che persistono ancora importanti problemi di alta disoccupazione e rischio disinflazione soprattutto in Europa ed in Giappone, il cui andamento deve essere monitorato.
Particolare attenzione va rivolta alle azioni delle varie banche centrali, e soprattutto FED, BCE, Bank of England e Bank of Japan, vere protagoniste del mercato. Queste infatti hanno assunto un ruolo sempre più rilevante nei mercati di tutto il mondo soprattutto per drenare liquidità, il lubrificante del mercato finanziario. Credit Suisse prevede delle politiche monetarie ancora molto accomodanti per il 2014, con bassi tassi di interesse e ancora iniezioni di liquidità. Viene quindi rimandato il rischio di un aumento dei tassi di interesse almeno a dopo il 2014. Ma grazie agli incoraggianti dati macro provenienti dagli USA, sembra essere sempre più vicina la fine del terzo Quantitative Easing (QE3) da parte della FED. Ciò potrebbe portare ad una caduta nel prezzo degli asset, in parte gonfiati dalla politica monetaria americana, e ad un aumento della volatilità nei mercati e dei tassi di interesse.
Quindi quali sono gli accorgimenti da adottare per questo nuovo anno? L’asset class che beneficerà di più dell’atteso bull market sarà, come sempre, l’equity. La maggiore espansione è prevista nei paesi sviluppati piuttosto che in quelli in via di sviluppo, per i quali si adotta una certa cautela, in particolare nei paesi legati all’andamento delle materie prime per le quali si prevede un anno ancora sotto pressione. La casa di investimento Oppenheimer si aspetta, infine, per l’S&P 500, il superamento di quota 2000 entro la fine del 2014 dagli attuali 1848. Nel lato valute ci si aspetta un rafforzamento del dollaro ed un indebolimento dello Yen in seguito all’annunciato raddoppiamento della base monetaria giapponese entro la fine di quest’anno.
Che dire, buon anno e buon investimento a tutti.