Un Natale con pochi regali quello delle famiglie del Bel Paese. Il Codacons parla di “una vera e propria débacle“: gli acquisti, secondo l’associazione dei consumatori, sono scesi dell’8% rispetto allo scorso anno (contro una stima di -7,5%), i regali sono diminuiti del 15% e la spesa per i regali, pari a 3,35 miliardi di euro, si è ridotta dell’11,2% rispetto al 2012. Trend negativo sia per il settore dei giocattoli che per quello alimentare, tradizionalmente settori forti nel periodo delle feste, i quali hanno subito una contrazione stimata rispettivamente del 1,5% e dello 0,9%. Gli acquisti più colpiti da questo crollo riguardano però il settore dell’abbigliamento e calzature (-17%) o gli addobbi natalizi (-10%). In rialzo invece (+1,2%) la vendita di libri, complici gli sconti e i prezzi contenuti. I risultati di uno studio condotto da Codacons attestano che dal 2007 ad oggi la spesa per i regali di Natale degli Italiani ha subito una riduzione del 42,7%, pari all’incirca a 7,7 miliardi di euro.
Gli Italiani non rinunciano però al cenone e al pranzo di Natale con una spesa pari a 2,6 miliardi di euro: 830 milioni di euro per carni, pesce e salumi, 450 milioni per spumante, vino e altre bevande, 400 milioni per i dolci, 300 milioni per frutta e verdura, 220 milioni per pasta e pane, 100 milioni per formaggi e uova. Gli Italiani hanno dimostrato dunque di aver capito come funziona la spending review, infatti, più del 50% ha tagliato il budget destinato agli acquisti natalizi. Secondo Federconsumatori la contrazione registrata è stata causata da tre fattori principali: la disoccupazione che ha subito rispetto a dicembre 2012 un incremento di quasi 2 punti percentuali raggiungendo quota 12,4%, il mancato pagamento nel mese di dicembre delle tredicesime da parte di molte piccole imprese e l’incertezza sempre maggiore circa le tasse che gli Italiani saranno chiamati a pagare a partire dal prossimo gennaio.