Le Startup che Aiutano il Sociale

Molti giovani stanno sviluppando un approccio nuovo a problemi antichi come quelli che affliggono da secoli milioni di persone: il mutismo, la cecità e la sordità. Le nuove tecnologie si devono sviluppare per aiutare l’uomo e supplire le mancanze del suo corpo. Vediamo qualche esempio:

Bircle

Bircle

Bircle è un’applicazione mobile e per web tramite la quale è possibile accedere a una libreria di guide turistiche per disabili motori (disabili con bastone, stampelle o deambulatore; disabili in sedia a rotelle; disabili in sedia a rotelle con accompagnatore). Si possono trovare selezioni di luoghi e itinerari accessibili nelle città. Per Expo2015 si vorranno proporre 10 guide, 100 luoghi. Ciascuna guida si articola in tre sezioni: luoghi, mappe e contenuti extra. Per ciascun luogo, aperto o chiuso, vengono fornite informazioni turistiche e informazioni sull’accessibilità. Ad esempio, in un museo si valuta l’altezza della didascalia delle opere, in un ristorante i tavoli e il bancone. Per gli spazi aperti viene tracciato il percorso accessibile più breve e segnalati ostacoli e superfici inagibili. Permette ai disabili motori di condividere le esperienze e di trovare in un unico posto informazioni presenti online ma in maniera sparpagliata.

 The Fifth Element Project

The Fifth Element Project è una startup nata dalla sfida di un’amica neuropsichiatra infantile ad Antonio Vecchio e ad altri ingegneri: “Perché voi ingegneri non provate a realizzare qualcosa che migliori davvero la qualità della vita?”. Così, grazie un monitor e Microsoft Kinect, un sensore che legge i movimenti del corpo davanti allo schermo, è stata creata una piattaforma per i bambini autistici grazie alla quale possono imparare a esprimersi con il proprio corpo e c’è la possibilità di contattare in tempo reale il terapista da casa.

Giochi Accessibili

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Giochi Accessibili ha creato strumenti specifici per bambini e adolescenti con problematiche legate alla minorazione visiva per moltiplicare i momenti di socializzazione con i coetanei vedenti.

Pedius

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Pedius, invece, è l’app che vuole far telefonare i sordi. In Italia i sordi sono circa 60mila e in tutto il mondo 70 milioni. Lorenzo di Ciaccio, 28 anni e ideatore del progetto dice: “Per il sordo è come chattare con un’altra persona. Il nostro algoritmo traduce in voce il contenuto del messaggio e lo legge alla persona che ascolta dall’altra parte, suggerendo correzioni quando sembra che possa esserci un errore. Noi chiamiamo l’altro telefono tramite VoIP e chi risponde non deve neppure avere l’app, basta che parli e Pedius traduce in testo le sue parole”.

 Ariadne

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Ariadne è un’applicazione sviluppata da Luca Ciaffoni, ospite del WWDC di Apple dell’anno scorso. Luca non è uno startupper, non è molto famoso in Italia, ma con la sua app ha creato una mappa tattile che permette di sapere dove ti trovi, di esplorare quello che hai intorno o una zona specifica. È utilizzata da non vedenti che finalmente possono girare tranquillamente per città e spazi aperti sapendo sempre dove sono edifici o strade e dove si trovano.