L’Euro Tornerà Pari al Dollaro Entro la Fine dell’Anno

Indipendentemente dal fatto che il candidato alla presidenza francese Marine Le Pen esca o meno vittoriosa il prossimo 7 maggio, l’euro è diretto inevitabilmente verso la parità con il dollaro nel corso dei prossimi 12 mesi.

A confermare ciò è stato lo studio dei ricercatori del Deutsche Asset Management, organo finanziario della Deutsche Bank. Essi hanno infatti analizzato l’andamento della moneta unica nel corso degli ultimi mesi e hanno potuto così notare che anche se nel caso uscisse vincitore il candidato francese centrista Emmanuel Macron la caduta del valore monetario dell’euro è inevitabile. Certo questo evento andrà solamente a ritardare questo fatto senza però modificarne il destino.

L’euro è quindi diretto alla parità con il dollaro e i motivi di questo crollo non sono attribuibili ai numerosi cambiamenti politici all’interno del panorama europeo, ma piuttosto alla crescente differenza tra i tassi d’interesse dei due paesi che si affacciano ai lati dell’Atlantico.

Così come la Federal Riserve continua a mantenere una politica stringente in risposta al rafforzamento dell’economia statunitense al contrario invece la Banca Centrale Europea sembra allontanarsi dalla politica dei tassi d’interesse. Questa differenza tende a spingere il dollaro verso una crescita di valore e l’euro invece in direzione opposta.

In linea generale però se i tassi d’interesse sono più elevati, il valore di una moneta aumenta in relazione alle altre. Così se i tassi d’interesse negli Stati Uniti sono più alti rispetto che in Europa significa che gli investimenti in dollari sul territorio statunitense creeranno rendimenti maggiori. Ciò comporta a sua volta che sempre più persone preferiscono acquistare in dollari rispetto che in euro spingendo la valuta statunitense progressivamente più in alto.

Diverse istituzioni economiche, tra cui l’istituto di credito francese Société Générale, avevano già previsto questa imminente parità tra dollaro ed euro già all’inizio del 2017, appena dopo l’insediamento di Donald Trump come presidente degli Stati Uniti. Dato che gran parte di queste previsioni non si sono avverate in quanto il valore dell’euro si è aggirato intorno a $ 1.06 per tutto il trimestre, molte banche europee hanno così respinto questa eventualità citando la possibilità di due ulteriori rialzi della Fed nel 2017.

Per rimanere aggiornati sempre e costantemente riguardo a questa situazione è possibile monitorare costantemente l’andamento EUR-USD tramite la pagina Market Insider al seguente link.