L’Europa sta per Eliminare le Tariffe in Roaming

Quando un londinese fa un viaggio a Parigi, due ore e mezza di treno, la sua bolletta telefonica sale vertiginosamente: una telefonata a casa di 20 minuti costa 6,5 euro. Inviare una fotografia costa quasi 1 euro, dieci minuti su Google Maps costano circa 3 euro. Tutte queste cose sarebbero state gratuite se la persona in questione fosse rimasta nella sua nazione. Dati del Telegraph riportano che gli Inglesi che hanno viaggiato all’estero hanno speso circa 112 milioni di sterline in costi di roaming.

Questa è la principale ragione della crisi delle compagnie telefoniche, secondo Neelie Kroes, Commissario europeo per l’agenda digitale che, tra le altre cose, ha l’incarico di rafforzare il servizio di telecomunicazioni all’interno dell’Unione Europea. Per l’olandese Kroes, infatti, le tariffe in roaming disincentivano l’utilizzo dei telefoni cellulari, ostacolando quindi anche l’economia e limitando la crescita.

La Kroes vorrebbe proporre un regolamento europeo che eliminerebbe le tariffe in roaming entro il 2016. Questi provvedimenti, a favore dell’economia, aiuterebbero le compagnie telefoniche a fare profitti: quando le persone usano tanto il loro telefono cellulare, sono meglio disposte a passare ad un piano più oneroso. Tuttavia le compagnie telefoniche non sono d’accordo con Neelie Kroes: sostengono infatti che la crisi sia dovuta soprattutto alla troppa competizione presente nel mercato. I CEO di Vodafone e Deutsche Telekom vorrebbero che l’Unione Europea emanasse regolamenti maggiormente a favore delle acquisizioni, in modo tale da poter comprare i competitors minori. Inoltre, limitando le tariffe in roaming, farebbe calare il giro d’affari di circa 20 miliardi di dollari.

“Non capisco la necessità di dare ad un malato una medicina acida. Forse volete che muoia?” ha sostenuto Stéphane Richard, CEO del colosso francese Orange, in una conferenza a Bruxelles in ottobre: “sono sorpreso negativamente dalle persone che sostengono che potremmo aumentare i nostri investimenti tagliando le entrate”.

Il piano della Kroes e il suo potenziale impatto sono stati discussi quest’anno dal Parlamento Europeo e la legge potrebbe già essere approvata a metà 2014, periodo tra l’altro in cui termina il suo mandato. Viceversa, se la legge dovesse essere rimandata e le compagnie telefoniche dovessero far pressione, facendo slittare il tutto oltre il mandato, la proposta verrebbe cancellata.

Photo credit: mroach / Foter.com / CC BY-SA