Secondo un recente studio dell’Istat sono sempre meno gli Italiani affascinati dalla carta stampata. L’analisi, rivolta ai cittadini dai 6 anni in su, ha illustrato una situazione tutt’altro che rosea. Rispetto al 2012 i lettori sono diminuiti del 3%: solo 24 milioni di persone dichiarano di aver letto almeno un libro nei dodici mesi antecedenti all’intervista e solo il 30% di loro legge più di 7 libri l’anno.
Le donne leggono in media più degli uomini (49,3% contro il 36,9% della popolazione maschile) mentre il divario fra Nord e Sud è ancora molto pronunciato (50,1% contro il 30,1%). Tra i fattori incentivanti la lettura, l’ambiente familiare e scolastico si riconfermano i più influenti, soprattutto per quanto riguarda la fascia di età più sensibile (tra gli 11 e i 14 anni). Solo il 33% degli italiani con licenza media dichiara di leggere almeno un libro all’anno mentre la percentuale si alza al 77,1% per coloro che hanno conseguito una laurea.
Un quadro a dir poco preoccupante che conferma l’andamento negativo del mercato del libro: Marco Polillo, presidente dell’Associazione Italiana Editori, riporta un calo del 14% del fatturato in soli due anni. La soluzione? Archiviare il passato e riporre le speranze nel digitale: nel 2012 il giro di affari degli e-reader ha superato i 120 milioni di euro portando “online” il 3,1% degli italiani. Cifre importanti ma non in linea con il resto d’Europa: in Germania quasi due milioni di persone possiedono un lettore ebook, in Spagna l’11,7% dei lettori si è convertito mentre i Francesi “modernizzati” si aggirano attorno al 5%. Impensabile un confronto con gli Stati Uniti dove gli ebook vanno a rappresentare il 21% del mercato totale. Cifre che nel continente europeo rappresentano pura utopia.
La consultazione di quotidiani e riviste online è in crescita ma ancora al di sotto delle medie europee: solo il 24% degli italiani usufruisce dell’informazione offerta dalla rete. Pubblico misero se raffrontato al 92,7% di italiani raccolti attorno al piccolo schermo. Italiani quindi: popolo di santi, poeti, navigatori ma poco lettori.