Lo Stato Globale dei Family Office: Sfide e Prospettive

Il numero di family office negli USA è cresciuto. Con una ricchezza under management di all’incirca 1,2 trillioni di dollari, sono attualmente 3000 i single family office presenti nel paese. Più esiguo è invece il numero di multi-family office: sono infatti solo 150 con una ricchezza amministrata compresa tra i 400 e i 450 miliardi di dollari.

Tale crescita non è certo passata inosservata alle società di private wealth management che hanno iniziato ad offrire agli Ultra-high-net-individuals servizi simili a quelli offerti dai family office.

Quest’ultimi, soprattutto in seguito alla crisi di fiducia creata dalla crisi dei mutui subprime, sono infatti diventati sempre più un diretto competitor delle grandi banche di investimento e degli hedge fund.

La trasparenza che sono in grado di offrire infatti, grazie al loro sistema  di controllo e all’assenza di conflitti di interesse che contraddistingue la loro attività di advisory, è senza dubbio uno degli aspetti fondamentali che ne sta alimentando il trend di crescita .

Quali invece le sfide del settore?

  • Da una parte vi è innanzitutto un problema di controllo dei costi che non vada però a discapito dell’aumento di efficienza. La  struttura dei costi dei family office non include solo i costi del personale, ma anche quelli amministrativi nonché quelli legati all’utilizzo delle strutture IT. Un contenimento di costi difficile da raggiungere a causa dell’impossibilità di implementare significative economie di scala.
  • In secondo luogo la natura globale degli investimenti richiede ai family office di gestire operations al di fuori del paese di origine nonché complicati sistemi di tassazione e legali in materia di investimenti e transazioni internazionali.
  • I nuovi requisiti in materia di regolamentazione richiedono dal canto loro di fornire un grado di reporting e risk management molto elevato il quale necessita di investimenti consistenti .
  • Sempre maggior interesse stanno suscitando i servizi in-cloud con il fine di ridurre i costi legati al mantenimento delle piattaforme IT ed esternalizzare così i processi di immagazzinamento delle risorse. La complessità crescente dei portafogli gestiti dai family office, che sempre più includono classi di investimento alternative come l’agricoltura, metalli preziosi e fondi di private equity, porta con sé l’esigenza di aggiornare i sistemi di IT o di automatizzare l’attività di tracking del loro portafoglio così da avere valori aggiornati in tempo reale.
  • La crescita della ricchezza nelle regioni asiatiche del Pacifico e dell’America Latina avvenuta durante l’ultima decade, sta spingendo la domanda di servizi finanziari personalizzati.   Non solo, la carenza di family office con competenze adeguate per fornire buoni consigli di investimento, rende questi mercati appetibili per i family office americani che potrebbero volersi così espandere a livello internazionale.
  • I cosidetti “baby boomers” si accingono al pensionamento e ciò crea di conseguenza nuove opportunità per i family office legate alla verifica dei bisogni delle nuove generazioni e alla creazione di programmi per formarli alla gestione finanziaria personale.
  • Da ultimo una sfida risiede sicuramente nella gestione dei portafogli nel periodo successivo alla crisi finanziaria: i family office devono ora riconsiderare gli investimenti più conservativi orientati alla preservazione della ricchezza( equities, real estate, private equity etc.). Rivalutando le esigenze di liquidità delle famiglie e matchandoli con un appropriato allocamento degli asset,i  family office possono infatti aumentare i ritorni sull’investimento  dei propri clienti.