Come giornalista della BBC TV durante gli anni gli anni ’90, Shubhranshu Choudhary ha trascorso molto tempo passando da una regione all’altra per coprire guerre e catastrofi naturali, finendo in aree problematiche – Sri Lanka, Pakistan, Nepal, Kashmir, Afghanistan – intervistando i leader locali, o portavoce di ONG.
Era ben rispettato, ben collegato nell’ambiente giornalistico, e possedeva un’ampia visione delle notizie e degli eventi del mondo – un professionista realizzato in quello che avrebbe poi definito in seguito una forma di giornalismo “aristocratico”.
Fino a quando non si trovò a condurre la squadra televisiva della BBC a Chhattisgarh per documentare quella che il governo Indiano riteneva “la più grande minaccia alla sicurezza interna” della nazione: l’insurrezione dei Maoisti.
“Ho visto che c’erano due guerre in corso a Chhattisgarh”, ricorda Choundhary. “Una coinvolgeva una piccola frazione dei ribelli, fanaticamente devoti al comunismo. L’altra la stragrande maggioranza dei loro seguaci, principalmente poveri, appartenenti a caste tribali di basso rango, che avevano imbracciato i fucili e si erano uniti ai Maoisti perché avevano perso la pazienza.
“Non potevano pensare a nessun altro modo per richiamare l’attenzione sulle loro proteste e i problemi che stavano affrontando – povertà, mancanza di assistenza sanitaria, scarsa igiene, criminalità, corruzione, e il fatto che nessuno sembrasse essere interessato” ha riferito il giornalista indiano. ”
“Non era il comunismo che volevano, ma avere una voce, essere ascoltati e presi sul serio” conclude Choundhary. Da qui nasce l’intuizione di creare una piattaforma multimediale attraverso l’unico strumento a disposizione della popolazione, i telefoni cellulari. Con l’aiuto di tecnici esperti, forniti da Microsoft Research India, nacque CGNet Swara: il primo network di notizie interamente basato sulla tecnologia telefonica mobile.