Luxottica-Essilor, Del Vecchio è Inarrestabile

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Le luci di Piazza Affari brillano tutte per Luxottica che, insieme al colosso francese Essilor, crea l’impero degli occhiali. Per dare un’idea della portata dell’operazione, stiamo parlando della seconda fusione cross border più grande della storia imprenditoriale europea per un totale di vendite in oltre 150 Paesi e 140 mila dipendenti.

Il nuovo gruppo s’imporrà sul mercato borsistico francese con una capitalizzazione di 50 miliardi di euro, di cui circa il 35% apparterrà a Delfin, società di Del Vecchio che controlla Luxottica.

occhialiFare previsioni sui risultati dell’impero ottico è un po’ azzardato, ma le due società fuse hanno tutte le carte in regola per sperare in un futuro aureo. Stando ai risultati del 2015 di Luxottica e Essilor, infatti, ci si aspettano ricavi netti per oltre 15 miliardi e un EBITDA netto di circa 3,5 miliardi.

L’accordo verrà finalizzato entro il secondo semestre 2017, dopo la realizzazione delle condizioni rimaste in sospeso: sono previsti, infatti, un’Ops obbligatoria di Essilor e il passaggio delle azioni Luxottica a Delfin con rapporto 0,461 azioni del produttore francese per 1 di Luxottica.

Ma per il momento ci sono solo alcune certezze.

del vecchioIl Presidente esecutivo del gruppo sarà Leonardo Del Vecchio, la carica di vice Presidente esecutivo spetterà all’AD di Essilor, Hubert Sagnieres. Una divisione abbastanza equa che rispecchia anche la divisione del mercato ottico: da un lato Luxottica è leader mondiale delle montature, mentre Essilor è il primo produttore al mondo di lenti.

hubert sagnieresDel Vecchio, quindi, garantisce la continuità aziendale dopo l’operazione Fonciere des Regions del 2006, durante la quale l’imprenditore milanese è diventato vice Presidente della società immobiliare. Luxottica, già leader mondiale con i suoi marchi Ray-Ban, Oakley e Sunglass Hut, rafforza la posizione in Europa e continua a valorizzare le sue radici italiane in tutto il mondo.

Se è vero che l’unione fa la forza, questa fusione è l’occasione perfetta per creare un’integrazione dedicata al consumatore, al miglioramento della sua esperienza di consumo e alla cura della sua vista. Il nuovo gruppo permette, quindi, di combinare i punti di forza delle due società per offrire assistenza anche ai 2,5 miliardi di persone che non hanno ancora accesso alle cure per la vista.

occhiali 2L’ampio mercato di potenziali consumatori contribuisce alla realizzazione di quelle sinergie di ricavi e costi che fanno crescere un’azienda senza sprechi e con la massima efficienza: gli analisti parlano di una cifra che oscilla tra i 400 e i 600 milioni di euro nel medio termine e un’accelerazione nel lungo periodo.

Del Vecchio presenta la fusione alla comunità finanziaria come la realizzazione del suo sogno di

Un sogno che ha una forte consapevolezza delle proprie radici e della necessità di valorizzare le punte di diamante locali nel mondo: perciò gli investimenti del nuovo gruppo continueranno a focalizzarsi in Italia e Francia per surclassare i concorrenti europei e mondiali.