Questo ha fatto sì che la maggior parte delle attenzioni dei media si siano concentrate sui fatti di cronaca giudiziaria, sugli episodi di bullismo (che, nel periodo di riferimento sopra richiamato, ha interessato 10 articoli, rispetto ai 9 riguardanti il "Diritto allo Studio"), gli sprechi e, in generale, su tutto ciò che di negativo accade all'interno dell'ambiente scolastico ed universitario, come spesso accade in Italia.
A onor del vero, però, negli ultimi tempi qualcosa si sta muovendo. Un esempio su tutti è l'interesse che Gianna Fregonara, giornalista del Corriere della Sera, sta dedicando al campo dell'educazione, quasi in risposta alla suddetta ricerca sul rapporto tra media italiani e formazione.
Un riscontro positivo sembra anche giungere dal web, dove alcuni siti interamente dedicati all'educazione stanno nascendo e crescendo (ad esempio, IlSussidiario.net o OrizzonteScuola.it). Così come gli spazi sui social network, soprattutto su Twitter, come testimonia il profilo dell'OCSE dedicato al tema education. Ma è ancora poco rispetto al resto del mondo, come emerge dalla rassegna stampa del MIUR, ancora troppo legata al cartaceo.