“La tecnologia si è impossessata di noi. Ne siamo dipendenti, ossessionati, siamo malati di smartphone, pc, tablet e quant’altro e non riusciamo più a farne a meno.” Quante volte ce lo sentiamo ripetere? Quante volte lo abbiamo a nostra volta ripetuto? Ma vedere questa dipendenza riflessa in delle immagini, fa tutto un altro effetto. Abbiamo tutti almeno una volta ricevuto il rimprovero “Metti via quel cellulare!”, e “togliere il cellulare dalle mani” è esattamente ciò che ha fatto Eric Pickersgill, fotografo di 29 anni, in una serie di suoi scatti.
Il suo fotoprogetto, dal titolo “Removed”, rimosso, immortala le persone nei loro momenti di vita quotidiana, rimuovendo quello che era, in ciascuno scatto, il centro della loro attività: il piccolo device tecnologico. Pickersgill è convinto che l’eliminazione del dispositivo stesso all’interno della fotografia dalle mani dei soggetti enfatizzi con una maggiore intensità la dipendenza di questi ultimi rispetto agli scatti originali, che tuttavia li coglievano attaccati agli schermi anche nei momenti di maggiore intimità. Pickersgill spera che il suo progetto fotografico possa offrire alla gente un “momento di realizzazione” e rendere le persone più consapevoli di quanto tempo spendono attaccati ai loro dispositivi. Per usare le parole dello stesso “Non sto cercando di dire agli altri cosa fare con il loro tempo, sto solo offrendo loro un momento di realizzazione molto simile a quello che ho vissuto io nel caffè al momento in cui ho deciso di dar vita al mio progetto”.