Poche cose hanno ossessionato l’universo maschile come la passione per le moto. La motocicletta è da sempre simbolo di velocità, pericolo, solitudine, meccanica, rumore e agilità fisica. Una passione condivisa, che con il passare degli anni non ha perso il suo fascino.
Anche nel cinema la motocicletta è stata interpretata come l’elemento accattivante, capace di conquistare sia il pubblico maschile che quello femminile. Gli attori del cinema hanno contribuito con la loro bravura, a ricreare dei miti intramontabili, come l’eroe o il ribelle in sella a una motocicletta. Il fascino del tenebroso che indossa giacca di pelle e tiene una sigaretta tra le labbra è ormai un’icona.
Non è soltanto una questione di look, ma uno stile di vita che ha trasmesso valori impareggiabili per ogni generazione. Libertà, spesso oppressa, rabbia incompresa, voglia di una vita rock e avventurosa.
Molti uomini famosi furono motociclisti e spesso combinarono le loro passioni con l’amore per la motocicletta. Miti intramontabili diventati icone grazie al loro stile di vita eccentrico o a ruoli interpretati per il grande schermo, miti che inconsapevolmente hanno segnato generazioni e alimentato i sogni altrui.
T.E Laurence
T.E Laurence, comunemente conosciuto come Laurence d’Arabia, non è stato solo un ufficiale dell’esercito britannico, ma la varietà delle sue passioni come la scrittura e archeologia, lo portarono ad essere considerato un uomo poliedrico e leggendario.
Tra le sue passioni, spesso non viene citato l’amore per la motocicletta.
Devoto della Brough Superiors, considerata la Rolls Royce delle motociclette. Laurence se ne fece fare una su misura per la sua altezza. Ne richiese una con una ruota più piccola dietro, per riuscire a stare più comodo. Durante la sua vita acquistò sette Brough Superiors e come se fossero figli diede alle motociclette dei nomi (da George I a George VII).
Nel 1935, mentre guidava George VII, Laurence sterzò per evitare di colpire due ragazzi in bicicletta, purtroppo la brusca sterzata provocò la sua morte a soli 46 anni. Laurence amava la velocità, al momento dell’impatto è probabile che andasse alla velocità di 100 km all’ora, velocità massima consentita dalla moto.
Marlon Brando
Attore e regista statunitense, considerato come uno degli attori più carismatici tra le stelle di Hollywood.
Marlon Brando è spesso ricordato grazie al ruolo interpretato in un film drammatico del 1953, Il selvaggio, che vede lo vede protagonista. L’interpretazione dell’attore fu convincente a tal punto da diventare un simbolo, alla guida di una Triumph Tunderbird 6T del 1950.
John, è entrato nella cultura cinematografica per il suo look, giacca di pelle, basette e l’atteggiamento da duro, modello imitato da molti nelle generazioni successive.
In Gran Bretagna il film fu censurato ai minori di 14 anni, con l’intento di soffocare la ribellione giovanile che sarebbe arrivata pochi anni dopo, con la controcultura del Rock e la rottura con tutto ciò che si ricollegava al convenzionale. L’immagine di Marlon Brando è rimasta un punto di riferimento della storia del cinema. Un mito che difficilmente potra’ essere dimenticato.
Bob Dylan
Nel 1966, la carriera di Bob Dylan era all’apice del successo. Ma il 19 luglio, mentre guidava la sua Triumph Tiger T100 ebbe un incidente nei pressi di Woodstock. Dylan dichiarò di aver perso il controllo della sua moto, anche se tutt’ora le cause non sono certe, potrebbe essere stato causato da un guasto, uso di droga o semplicemente distrazione.
Quello che è certo, è che questo incidente cambiò la vita del cantautore, dichiarò infatti «Quando ebbi l’incidente motociclistico… mi rialzai per riprendere i sensi, realizzai che stavo solo lavorando per tutte quelle sanguisughe. Non volevo farlo. In più avevo una famiglia e volevo solo vedere i miei bambini».
Clarck Gable
Attore dotato di grande carisma e presenza scenica, il suo fascino a conquistato milioni di donne, il suo nome lo associamo al film vincitore di otto premi oscar Via Col Vento. La foto ritrae l’attore con la sua amata Harley Davindson del 1934.
Clint Estwood
Clint è stato un pilota occasionale nella sua vita privata, ma nei suoi film ha guidato diverse motociclette, come ad esempio in Bluff di Coogan dove insegue un criminale sfuggito a Central Park, mentre guida una Triumph Bonneville.
James Dean
James Dean ebbe la sua prima moto all’età di 15 anni. Era l’unico ragazzo nella sua piccola città dell’Indiana ad avere una moto tutta sua.
Quando abbandonò l’università per dedicarsi alla recitazione, scambiò la sua amata CZ per una Royal Enfield.
Più tardi, volendo emulare Marlon Brando, Dean acquistò una TR5 Trofeo Triumph, l’ultima moto che guidò prima di morire.
Steve McQueen
E’ stato uno tra i più celebri attori tra gli anni sessanta e settanta, famoso per il suo atteggiamento da eroe e per la sua vita spericolata.
Nonostante la sua forte personalità, che causò diversi contrasti con autori e registi, riuscì sempre ad ottenere parti di rilievo.
L’attore aveva una forte passione per i motori e le gare motociclistiche ad alta velocità. Per le scene cinematografiche in cui generalmente si sceglievano stuntman, l’attore preferiva girare in prima persona. Partecipò a diverse gare motociclistiche e durante gli anni sessanta e settanta, prese in considerazione l’ipotesi di abbandonare la sua carriera cinematografica per dedicarsi alle corse.
La sua collezione di moto comprende più di 100 modelli per un valore di vari milioni di dollari.