Se vi stavate chiedendo quale fosse il limite giuridico all’iniziativa economica privata, una risposta ce la fornisce il procuratore distrettuale di Manhattan Preet Bharara: “il sostegno criminale di paesi ed entità impegnate in atti di terrorismo ed altre atrocità.”
Sebbene questa non sia l’accusa formale mossa nei confronti di Bnp Paribas dalle autorità statunitensi, a detta di Bharara, “quello che abbiamo fatto oggi” è stato attribuire queste responsabilità al colosso bancario. Responsabilità per le quali Bnp “contava di non essere tenuta a rispondere”. Lo scorso lunedì il gruppo francese si è così dichiarato colpevole davanti alla Corte Distrettuale di Manhattan di aver violato le leggi americane che prevedono sanzioni economiche per paesi come Iran, Cuba, e Sudan.
Secondo i provvedimenti predisposti dalle autorità degli US per i due capi di accusa – “false comunicazioni e ‘cospirazione’, per aver aiutato alcuni clienti ad aggirare le sanzioni in questione, contravvenendo in particolare alle norme contro il riciclaggio di denaro” (Ansa) – Bnp sarà tenuta a versare una multa di quasi $9 miliardi. Una delle cifre più alte corrisposte da una Banca alle autorità americane.