Nasce Viniamo, lo Spotify del Vino

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Passione, originalità e allegria: tre ingredienti fondamentali per una vita felice e un lavoro appagante. Sono anche tre componenti di una startup italiana, Viniamo, che punta a rinnovare il mercato enologico.

Tutto parte dalla passione per il vino, ottimo compagno nelle serate con gli amici o una cena intima. Poche conoscenze tecniche e nessuna intenzione di fondare le proprie scelte sui punteggi delle guide o su un diploma da sommelier, il team di Viniamo non ha “niente contro i sommelier o le guide […]. Né contro i bellissimi panorami delle vigne di Toscana e Piemonte” (tratto dal sito di Viniamo, ndr). Così, con la consapevolezza che “il vino è cultura”, hanno deciso di eliminare l’aria enciclopedica tradizionalmente legata alla comunicazione del settore enologico e rinnovarla.

Di qui originalità. La scelta del vino non è più una responsabilità, si trasforma in gioco. Comprare un buon vino è un gesto semplice e divertente,

si legge nel sito di Viniamo. Ogni etichetta, scelta dal team stesso, è accompagnata da una foto, una breve descrizione (“Falla breve”) e una più dettagliata (“Falla lunga”). In fondo alla pagina della bottiglia si trovano una serie di tag, indicazioni rapide per l’abbinamento giusto con il cibo o per l’occasione d’uso più adeguata. Effettuare l’acquisto su Viniamo è semplice, intuitivo e divertente.

Il gioco consiste nella scelta del vino tramite le playlist aggiornate settimanalmente: delle selezioni create dal team e dagli utenti di Viniamo al fine di ispirare il consumatore. Ogni utente, infatti, può realizzare la propria playlist e condividerla con gli amici, proprio come con le canzoni di Spotify.

Infine allegria, il tocco di follia indispensabile per farsi notare nella folla. Viniamo parte da una considerazione: la comunicazione e la pubblicità del settore enologico è antiquata, eccessivamente seria e ancorata alle tonalità seppia che fanno tanto album di famiglia. Come si legge nel loro sito:

E cosa rende più attrattivo un vino se non il colore e il senso dell’umorismo? Il sito da cui si possono effettuare gli ordini è un tripudio di colori, contrasti e fantasie pop. Un’attenzione simile all’estetica è fondamentale per veicolare la democratizzazione della scelta del vino. Così come Andy Warhol ha reso l’arte un fatto di cultura pop(olare), Viniamo si propone di rimuovere certi stereotipi enciclopedici al mercato del vino e avvicinarlo all’esperienza di consumo quotidiana.

Ora che la curiosità ha raggiunto l’apice, scopriamo chi si nasconde dietro lo Spotify del vino.

Oltre a una solida squadra di esperti della comunicazione, del digitale e dell’e-commerce, Viniamo conta su tre partnership principali: Twelve e Digital Magics. Da un lato, una società di comunicazione e marketing attiva dal 2008 nel commercio digitale di vini; dall’altro, un incubatore di startup a sfondo digitale che fornisce servizi di consulenza e accelerazione. Terzo alleato prezioso per la creazione di playlist è Wineoclock, un’organizzazione commerciale che collabora con le migliori cantine italiane per proporre vini di alta qualità nel mercato italiano, americano, canadese e brasiliano.

È proprio vero che fare di una passione il proprio lavoro è ancora possibile nonostante la crisi e i mille problemi quotidiani.