Scordatevi Hamilton, Vettel e Alonso. Il futuro della Formula Uno sarà in mano alle auto robot. E’ questo quello che pensa Denis Sverdlov, ex ministro delle Comunicazione dei mass media della Federazione russa, ora imprenditore high-tech.
Il magnate russo, per realizzare il suo sogno, è partito in quinta. Prima ha creato Kinetik, fondo di investimento con 500 milioni di dollari che come spiega sul suo sito “vuole essere il partner di imprenditori ed inventori con idee e prodotti abbastanza pazzi da diventare la prossima grande cosa”.
Poi ha progettato la “RoboRace“, un campionato da corsa innovativo dove le automobili non vengono guidate da piloti in carne ossa ma da software di intelligenza artificiale. Il campionato si terrà negli stessi giorni e negli stessi circuiti della Formula E, campionato per automobili elettriche.
In tutto saranno 20 auto robot a correre per un’ora sui circuiti di riferimento. Dieci team lavoreranno dietro le quinte per realizzare algoritmi che permetteranno all’auto di andare da sole. Tutte però con un loro “personale” stile di guida.
Gli incidenti sono previsti. E proprio dagli errori si partirà per realizzare auto vetture ancora più sicure. Sverdlov non è solo appassionato delle gare automobilistiche. Uno dei suoi obiettivi è quello di ideare l’auto del futuro. Per questo con Kinetik sta realizzando un gamma di grandi veicoli (autobus e camion) funzionanti con motori elettrici a basso costo. A fabbricarli sarà Charge, azienda inglese che ha la sua base nell’area dove dimorano diverse squadre della Formula Uno (Williams, Lotus e Marussia). Un caso?