Nell’ultimo decennio, parole come riutilizzo, riciclo, ricondizionamento, prima legate solo al mondo agricolo o ad alcune nicchie, sono entrate di diritto nel vocabolario comune.
Ciò deriva, in primo luogo, da una maggiore consapevolezza da parte di cittadini, istituzioni e privati, riguardo la crisi energetica e climatica che il nostro pianeta sta attraversando e si appresta ad affrontare, e in minima parte, anche dalla più che benvenuta concezione che il riciclo sia “cool”, come gli stili nascenti ed andanti dimostrano, fra tutti, il più in voga, il design shabby chic.
Ed è proprio in questo periodo storico, che le società di informatica più lungimiranti legate alla sicurezza e al networking, vedono un’enorme possibilità dinanzi al proprio cammino, sia economica, sia per accrescere la propria reputazione, ampiamente riconosciuta come di fondamentale importanza per il posizionamento aziendale, meglio conosciuta con il termine inglese “brand identity”.
CISCO, IT networking, sicurezza aziendale, ampliamento di reti, tutto ciò, può essere ampiamente trovato ricondizionato ed usato, permettendo alle aziende di essere sostenibili e guardare al futuro allo stesso tempo, potendo usufruire di un’offerta sempre più ampia di networking ricondizionati. Se solo ci fermiamo a pensare a quanti prodotti, dispositivi, supporti digitali, si consumano nel campo IT e tecnologia c’è da impallidire, basti pensare a toner e sistemi di networking che ogni giorno, ogni ora, vengono sostituiti per fare un rapido calcolo e domandarci dove e come vengano successivamente smaltiti.
Finora la parola “ricondizionato” (refurbished in inglese) è stata legata soprattutto agli smartphone, fino a poco fa, infatti, era praticamente impossibile immaginare che un’impresa potesse utilizzare dei sistemi di networking usati. Ma quanto effettivamente ci si può fidare e quanto siamo capaci di analizzare tale affidabilità? Quanto effettivamente valgono questi prodotti in rapporto qualità – prezzo, ed inoltre, fanno veramente bene all’ambiente? Tutte domande lecite e a cui difficilmente si trovava risposta, mentre ora ci corrono in soccorso blog e siti che sperimentano, analizzano, scartano e approvano tutto ciò che riguarda il mondo del “refurbished”, facendo luce su aspetti su cui prima non ci si soffermava. Interessante a tal proposito, ciò che dice Gordon Moore, nella sua affascinante quanto ormai storica legge di Moore”, per cui le performance delle CPU si raddoppiano ogni 18 mesi, arrivando a formulare un aumento di 3500 volte in appena 30 anni.
Non poche, inoltre, anche le startup che si muovono verso una direzione maggiormente eco-friendly, tagliando eccessivi sprechi e con un minimo impatto ambientale. Questo è il caso di Digital Magics Energytech, programma di incubazione per startup e Terna, gestore della rete elettrica a livello nazionale, che insieme, vogliono contribuire al monitoraggio dell’ambiente; l’obiettivo di questa “call for innovation” è individuare le soluzioni ad alto valore aggiunto per la prevenzione di incendi, per la salvaguardia dell’ambiente e il monitoraggio di aree boschive. La startup si rivolge a tutte le PMI innovative che operano nel settore dei Big Data, Intelligenza Artificiale ed energy harvesting abili a sviluppare servizi innovativi per la raccolta e l’utilizzo dei dati.